Due fendenti al torace, un’agonia di due ore, poi la morte. È finita così, su una spiaggia affollata di inizio estate, la vita di un ragazzo di diciotto anni. Si chiamava N.M. e si trovava a Marina di Varcaturo, nel napoletano, quando una lite scoppiata per motivi apparentemente futili è degenerata in tragedia.
I fatti si sono consumati in tarda mattinata. Secondo una prima ricostruzione, durante uno scontro verbale, il giovane è stato colpito con un coltello al torace. Le condizioni sono apparse da subito gravi: soccorso e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, il ragazzo è spirato dopo due ore di tentativi di rianimazione.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Al momento risulta fermato un coetaneo della vittima, già noto alle forze dell’ordine. Secondo indiscrezioni, tra i due ci sarebbero stati vecchi dissapori.
La spiaggia è diventata presto teatro di dolore. Scene di disperazione si sono susseguite tra parenti e amici del ragazzo, increduli davanti a un gesto tanto violento quanto incomprensibile. Le urla, le lacrime e lo sgomento hanno accompagnato le operazioni degli inquirenti, in un clima segnato da una rabbia muta.
La procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo. L’autopsia verrà disposta nelle prossime ore. Intanto, resta un corpo senza vita e l’ennesimo capitolo nero di un’estate appena cominciata.