Quando l’estate trasforma Alghero da città in luogo d’assedio, con le auto che strisciano lente come rettili in cerca d’ombra, la Giunta municipale corre ai ripari. Lo fa con una delibera, approvata ieri su proposta dell’assessore all’Urbanistica Roberto Corbia, che istituisce tre grandi macroaree di sosta per il periodo estivo, utilizzando dodici lotti urbani sottoimpiegati, in parte pubblici, in parte privati, in parte regionali. Circa 1.400 nuovi stalli per tentare di contenere quel caos motorizzato che ogni anno, puntuale come le zanzare, avvolge la città catalana.
La mappa disegnata da Palazzo Civico è netta: zona A (centro città), zona L (Lido-Pietraia), zona M (Maria Pia). Gli stalli saranno attivati fino a settembre, con interventi di sistemazione superficiale e recinzione immediati, finanziati con 200 mila euro. L’avvio operativo è previsto per il 15 giugno, salvo intoppi.
Le zone interessate comprendono:
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Zona A – Alghero centro: via Toda-Nulauro, via De Gasperi, via Giovanni XXIII, via Vittorio Emanuele (campo Don Bosco), via Aldo Moro.
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Zona L – Lido/Pietraia: via Degli Orti, via Costa, via Castelsardo.
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Zona M – Maria Pia: viale Burruni, viale Primo Maggio, via del Ponente, via del Libeccio, via del Grecale.
"Una risposta forte alle esigenze della città che d'estate è sottoposta ad una pressione costante", spiega il sindaco Raimondo Cacciotto, che rivendica il provvedimento come una necessità logistica e di ordine. Il sistema sarà misto: parcheggi gratuiti e a pagamento, ma con una garanzia: "In ragione del sacrificio imposto ai cittadini, abbiamo previsto opportunamente di prevedere l’esenzione del pagamento della sosta per i residenti", sottolinea ancora Cacciotto. L’esenzione verrà gestita in modo automatizzato dalla Società In House, già affidataria del servizio. La misura ha un carattere sperimentale, ma guarda al futuro. Il tracciato di questa iniziativa, promette l’amministrazione, sarà integrato nel Piano Urbano del Traffico in fase di elaborazione, per arrivare – almeno nelle intenzioni – a una gestione più razionale degli spazi, in una città che ogni estate deve imparare a respirare in apnea.