Un’operazione vasta, decisa e silenziosa. All’alba di martedì, il centro storico di Sassari si è svegliato sotto i rotori di un elicottero e i passi cadenzati di decine di agenti della Polizia di Stato in tenuta antisommossa. Obiettivo: colpire il cuore della mafia nigeriana.
L’azione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, ha portato all’esecuzione di 30 provvedimenti di fermo nei confronti di altrettanti cittadini di origine nigeriana, tutti accusati di associazione mafiosa. Le zone interessate dal blitz comprendono via San Donato, le vie limitrofe e il rione di Li Punti.
L’inchiesta ha portato alla luce una rete criminale strutturata, denominata “Viking”, con basi operative in Sardegna ma con ramificazioni in diverse città italiane – tra cui Cagliari, Genova, Caserta, Verona, Siena, Terni e Isernia – e collegamenti internazionali in Francia, Germania, Olanda e Mauritania.
Secondo gli inquirenti, il sodalizio si occupava di traffico internazionale di stupefacenti, gestione delle piazze di spaccio locali, riciclaggio di denaro, tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione. Un sistema complesso, efficiente e radicato, che operava in diretto contatto con strutture criminali presenti in Nigeria.
L’intervento, frutto di indagini serrate e intercettazioni, segna un punto fermo nella lotta alla criminalità organizzata straniera in Sardegna. I controlli proseguiranno nelle prossime ore per garantire piena sicurezza nei quartieri coinvolti.