Un evento raro, quasi unico, ha attirato l’attenzione di zoologi e appassionati. Sulla costa occidentale della Sardegna, nella frazione di Tresnuraghes, è stato avvistato un esemplare di Alca torda, conosciuta comunemente come gazza di mare. Un avvistamento che segna il primo caso documentato nell’isola.
A darne notizia è stata la zoologa marina Noemi Pascale, che ha immortalato l’animale e spiegato il significato di questa presenza eccezionale. La gazza di mare, spesso paragonata a un pinguino per il suo aspetto e le sue abitudini acquatiche, in realtà è imparentata con i gabbiani. La sua silhouette elegante e il caratteristico piumaggio bianco e nero la rendono facilmente riconoscibile, ma ciò che la rende ancora più affascinante è il suo habitat naturale, lontano dal Mediterraneo.
Di norma, questa specie frequenta le coste del Regno Unito, della Norvegia, dell’Islanda e del Canada.
Ma negli ultimi anni, gli avvistamenti nel Mediterraneo stanno aumentando. Secondo Pascale, la causa principale è da ricercarsi nelle violente tempeste atlantiche, che spingono questi uccelli lontano dai loro territori abituali. Le perturbazioni, spesso improvvise e potenti, costringono molti esemplari di Alca torda a cercare rifugio in acque più calme.
Ma c’è anche un’altra possibile spiegazione. Il professore Marco Casu, esperto di veterinaria, offre una lettura diversa: “La presenza della gazza di mare sulle nostre coste potrebbe non essere necessariamente legata ai cambiamenti climatici, ma alla migrazione dei banchi di pesci di cui questa specie si nutre.” In altre parole, la gazza di mare segue il cibo, e l’abbondanza di prede nel Mediterraneo potrebbe averla attirata qui naturalmente.
Un fenomeno che, se confermato, aprirebbe nuovi interrogativi sulle dinamiche marine e sui cambiamenti nelle rotte migratorie delle specie ittiche. Per ora, la presenza della gazza di mare resta un evento eccezionale, ma gli studiosi lo stanno monitorando attentamente per capire se si tratti di un avvistamento isolato o di un segnale più ampio.
Intanto, l’Alca torda avvistata a Porto Alabe diventa simbolo di un mare che cambia, che accoglie nuove specie e che ci invita a osservare con attenzione ciò che sta accadendo sotto la superficie delle sue acque.