Il 9 settembre 2024, le lavoratrici e i lavoratori del settore trasporto pubblico si fermeranno per otto ore a causa di uno sciopero nazionale proclamato dalle principali sigle sindacali di categoria: FILT/CGIL, FIT/CISL, ULTRATRASPORTI, FAISA/CISAL e UGL TRASPORTI. Lo sciopero coinvolgerà tutto il personale a cui si applica il CCNL degli Autoferrotranvieri e Internavigatori, segnando una giornata difficile per chi si affida quotidianamente al trasporto pubblico per i propri spostamenti.
Le ragioni dello sciopero si inseriscono in un contesto di proteste sindacali che coinvolgono la sicurezza sul lavoro, le condizioni contrattuali e una richiesta di maggiore tutela e rispetto delle norme contrattuali da parte delle aziende del settore. Secondo i sindacati, la situazione attuale risulta insostenibile per migliaia di dipendenti, e lo sciopero è considerato un passaggio inevitabile per riportare l'attenzione sulle loro rivendicazioni.
Per quanto riguarda il servizio pubblico, le fasce di garanzia verranno comunque rispettate, con i trasporti operativi nelle seguenti finestre orarie: 7.30-9.30, 12.45-14.45, e 18.30-20.30.
Questi orari consentiranno ai lavoratori pendolari e agli studenti di usufruire del servizio nei momenti di maggiore affluenza, ma fuori da queste fasce la circolazione subirà forti limitazioni.
Il settore del trasporto pubblico locale è già da tempo in una fase di tensione, con carenze strutturali e un’insoddisfazione crescente tra i lavoratori, che lamentano condizioni di lavoro difficili, salari non allineati al costo della vita e un aumento della pressione dovuta alla crescente domanda di mobilità. Lo sciopero, dunque, si configura come una misura forte, che ha l’obiettivo di ottenere risposte chiare e immediate da parte delle istituzioni e delle aziende di trasporto.
Tuttavia, l’impatto di questa mobilitazione sarà inevitabilmente significativo per la cittadinanza, e in particolare per coloro che non hanno alternative al trasporto pubblico. Si prevede un lunedì difficile, con ritardi, disagi e corse annullate, elementi che accentueranno il malcontento degli utenti già provati dalle inefficienze del sistema.
Il dialogo tra i sindacati e le aziende di trasporto rimane dunque fondamentale per evitare un’escalation delle proteste e cercare soluzioni sostenibili sia per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico.