La storia infinita del ponte di Monte Pino - Nel 2025 la fine dei lavori dal crollo del 2013

  La strada provinciale 38 bis, meglio conosciuta come la strada di Monte Pino, che collega Olbia a Tempio Pausania e ai comuni dell'Alta Gallura, è chiusa dal 18 novembre 2013. Quel giorno, il ciclone Cleopatra provocò una devastante alluvione che fece crollare un ponte a Monte Pino, portandosi via tre vite umane e causando una frattura profonda nella rete viaria della regione. L’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Antonio Piu, insieme al presidente della commissione consiliare Roberto Li Gioi e al vice presidente della Regione Giuseppe Meloni, ha effettuato un sopralluogo al cantiere, confermando che i lavori saranno completati entro il 30 giugno 2025. 

  Questo termine, seppur posticipato di un anno rispetto alla previsione iniziale, promette di mettere fine a una situazione che ha visto continui ritardi e difficoltà. La strada di Monte Pino ha una storia travagliata. Dopo il crollo del 2013, i lavori per la ricostruzione sono stati avviati solo nel 2016 con un finanziamento di 24 milioni di euro, ma hanno subito molteplici interruzioni. Le criticità progettuali e le difficoltà logistiche hanno reso il progetto particolarmente complesso. Secondo alcuni esperti, la strada era stata "progettata e costruita male" fin dagli anni '80, e le opere di manutenzione non sono state sufficienti a prevenire il disastro del 2013. Negli ultimi anni, la ricostruzione è stata affidata all'Italiana Costruzioni Infrastrutture (ICI) e supervisionata dall'Anas. 

  Tuttavia, i progressi sono stati lenti: nel settembre 2022, solo il 20% dei lavori era stato completato. Questo ha portato a un ulteriore esame delle alternative progettuali e delle modalità di intervento, con una maggiore attenzione alla messa in sicurezza e alla prevenzione di future alluvioni. Nonostante le difficoltà, la Regione e le autorità locali hanno continuato a lavorare in sinergia per garantire che la strada possa essere riaperta il prima possibile. Gli interventi includono la ricostruzione del corpo stradale, il miglioramento delle opere idrauliche e il ripristino del manto stradale. La comunità locale, stanca dei disagi, attende con ansia la conclusione dei lavori e il ripristino della viabilità. Con la nuova data fissata per giugno 2025, si spera che questo progetto finalmente giunga a termine, restituendo alla Gallura una infrastruttura cruciale per la mobilità e lo sviluppo economico della regione.

Cronaca

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