Nel corso della mattinata del 20 novembre, il Procuratore della Repubblica Gregorio Capasso, insieme ai membri della Guardia Costiera di Olbia, ha salpato a bordo della Nave Anteo della Marina Militare.
L'obiettivo: portare avanti la ricerca del marinaio senegalese Diome Mandé, scomparso dal 10 agosto dopo lo scontro tra il Traghetto Sharden e il peschereccio Alemax II, avvenuto al largo di Capo Ceraso.
Il Procuratore Capasso, giunto sulla nave con la motovedetta CP 273, è stato accolto dal Comandante della Nave, C.F. Corrado Rocca, e dal Capo Team dei Palombari del Comsubin, C.F. Therry Trevisan.
Dopo una breve esposizione delle procedure di ricerca, sono iniziate le operazioni.
Le condizioni meteomarine, con mare forza 4 e venti a 25 nodi da sud-ovest, hanno reso le ricerche una sfida non da poco. Ma l'abilità e la determinazione dei Palombari del Comsubin, appoggiati dall'uso di un sofisticato robot subacqueo (ROV), hanno portato alla scoperta dei resti del peschereccio a una profondità di circa 88 metri, e accanto, una salma sul fondale marino.
Tuttavia, il mare agitato ha impedito l'immediato recupero della salma.
Il Procuratore Capasso ha quindi richiesto che la Nave Anteo resti in zona, in attesa di condizioni più favorevoli. Si prevede che il recupero possa avvenire non prima di venerdì 24 novembre, quando il mare si sarà placato.
Questo tragico evento ci ricorda la natura imprevedibile e spesso pericolosa del mare, e il coraggio di coloro che si dedicano a navigarlo e a proteggerlo.