Giovanni Spano: "Alghero non può ma deve cambiare"

  Alghero è una splendida città vittima di se stessa. Purtroppo a causa della peggiore classe politica che si possa ricordare, senza distinzione di schieramento, vive una opprimente stasi che sta vedendo il rapido declino della città. Giovani e meno giovani non trovano più una loro strada, mancando prospettive concrete per il futuro che non siano limitate a pochi mesi l’anno. I prezzi delle case, nonostante un numero pauroso di abitazioni invendute, sono al di là delle risorse dei comuni mortali. Anche trovarne in locazione, per periodi annuali, è divenuto impossibile, oltre che nei rari casi con canoni esorbitanti. 

  Una città che invecchia per lo spopolamento di giovani, perde risorse umane fatte di competenza ed energie fresche. Parallelamente si assiste alla perdita di servizi essenziali sanitari che fa essere Alghero nemmeno una città per anziani. L’attuale amministrazione sta terminando il mandato( a mio avviso ha dato un esito profondamente lontano dalle promesse elettorali) senza che sia stato fatto niente di decisivo o concreto. Slogan e foto hanno dipinto a tinte più fosche il futuro della città. Alghero si sta avviando ad una lenta decadenza che vede premiati i territori nord orientali dell’Isola, che ad oggi si dimostrano un vero volano economico. Allo sfacelo di una Città violata da decenni di mala politica, si associa la sciagurata questione della gestione unificata dei due aeroporti del nord Sardegna. Alghero verrebbe a perdere competitività poiché Olbia (nulla contro questa città) concretamente gode di una forza economica e politica nettamente superiore. Mentre i nostri politici continuano con selfie e frasi da cioccolatini, perdiamo il nostro futuro e quello dei nostri figli cinque anni alla volta. La domanda più importante è rappresentata da come possano i cittadini algheresi sopportare tutto questo, ma temo che ormai sia subentrata una sorta di stoico fatalismo che condiziona un po’ tutti. La mia magnifica Città deve ripartire dai giovani e rinnovarsi anche sotto il profilo socio /economico. Alghero non può essere solo turismo stagionale o un camping estivo per turisti, ma una città dove poter pianificare la propria vita. Agro, mare e storia cittadina rappresentano un capitale enorme che continua a non essere sfruttato.

  La cosa che deve far riflettere è come da almeno vent’anni Alghero veda gli stessi politici alla ribalta, senza che si riesca a formare alternative serie. Spero che i cittadini trovino il coraggio di ribellarsi a questo stato di cose che va avanti da troppo tempo. La città sta divenendo un luogo inospitale per i giovani, che non trovano lavoro, realizzazione personale, opportunità di futuro e un vero motivo per investire le proprie energie nel posto dove sono nati. Vogliamo essere ancora responsabili di questo?

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