In un'intrigante notte di pugilato a Sequals, teatro del Trofeo Primo Carnera, un audace sardo, Cristian Zara, si è scolpito un nome nell'arena del pugilato. Il titolo dei pesi gallo, categoria professionisti, è suo. Il coraggioso Claudio Grande, l'ex detentore del titolo, si è arreso alla maestria indiscutibile di Zara, in un match che si è svolto per dieci riprese.
Zara ha danzato sul ring, prevedendo e dominando ogni mossa di Grande, modellando l'incontro a suo piacimento. Un titolo italiano che ritorna a Sassari, una città che aspettava un trionfo nel ring da tempi immemorabili. Questo è un'impresa monumentale per il giovane Zara e per il suo allenatore, Maurizio Muretti, che ha sempre creduto nel potenziale di Zara.
Ma la notte non ha finito di sorrider a Sassari. Andrea Aroni, un supermedio della stessa città, ha brillato anch'egli, trionfando in maniera decisa e spettacolare contro Alexandro Ciupitu, un pugile toscano ben considerato. Dopo otto riprese, Aroni si è guadagnato il titolo di sfidante ufficiale, prefigurando un futuro ricco di aspettative.
Sassari, dunque, celebra una serata gloriosa, mostrando al mondo intero che i suoi pugili hanno ciò che serve per distinguersi nella scena pugilistica italiana. Questi successi sono la somma di anni di lavoro, dedizione e sacrifici, non solo degli atleti, ma anche dei loro allenatori, che hanno creduto in loro e li hanno sapientemente preparati.
Gli occhi del mondo della boxe, e di tutti gli appassionati dello sport, sono ora puntati su Cristian Zara e Andrea Aroni, i due campioni che rappresentano il futuro della boxe sarda e si profilano come nuovi ambasciatori della disciplina nel panorama italiano.