Parola ai candidati: Giampietro Moro - Candidato consigliere ad Alghero con la lista "Città Viva"

  Giampietro Moro, 40 Anni PR Manager Aziendale (azienda Nobento Spa). Ritornato ad Alghero dopo 6 anni di esperienza lavorativa a Cattolica (Romagna), con una visione più chiara e consapevole delle potenzialità del territorio sardo. Impegnato da sempre in politica e nella società. Già consigliere comunale con la Giunta Lubrano (2012) e Giunta Bruno (2014). 

  1. Perché hai scelto di candidarti in questa lista?  La Lista Città Viva è nata per supportare in maniera concreta la candidatura a Sindaco di Raimondo Cacciotto, con lo scopo di aggregare all’interno di un unico gruppo sensibilità differenti. L’obiettivo principale è ritornare ad occuparci della cosa pubblica facendo una politica che guardi al centro sinistra riformista e progressista come bussola per improntare le nostre proposte politiche.

  2. Cosa ti ha spinto a continuare la tua attività politica e a ricandidarti per il consiglio comunale di Alghero? La mia prima tessera di partito risale esattamente all’anno 2000, quando avevo appena compiuto 16 anni. Da lì in avanti ho sempre proseguito con l’attività politica in maniera attiva, iniziando come semplice iscritto fino a ricoprire per due mandati consecutivi il ruolo di Consigliere Comunale. Credo fermamente, scomodando il grande intellettuale Antonio Gramsci, che l’indifferenza sia l’atteggiamento meno adeguato per vivere all’interno della società e pertanto non posso che dare sempre il mio contributo quando e ove richiesto.

  3. Quali sono le principali iniziative o progetti che vorresti portare avanti in consiglio comunale? Le tematiche sono davvero tante e certamente non tutto è realizzabile durante il corso di un unico mandato. Pertanto ritengo che si debba lavorare su obiettivi che siano di breve medio e lungo termine. Partendo dal breve periodo ritengo sia di vitale importanza la riorganizzazione strutturale del servizio di trasporto pubblico locale, con eventuale cambio del gestore ed il rafforzamento delle linee di collegamento tra la città, le borgate, gli ospedali e le spiagge, al fine di favorire la fruibilità del servizio. Per il medio termine credo sia necessaria la riorganizzazione complessiva della macchina amministrativa, con il ripristino dell’Ufficio Programmazione, dell’Ufficio Sport e con la possibilità di riorganizzare i settori in base alle competenze e sensibilità specifiche di ciascun lavoratore comunale. Per il lungo termine ritengo sia di vitale importanza rimettere mano alla questione urbanistica ed all’incremento dell’edilizia popolare. E’ molto difficile trovare casa in affitto per tutto l’anno e molti algheresi sono costretti a spostarsi in località limitrofe rinunciando ai servizi, alle scuole e trovandosi obbligati a viaggiare anche per andare in palestra.

  4. Qual è la tua visione per il futuro di Alghero e come pensi di contribuire a realizzarla? Mi auguro di poterci ritrovare tra qualche anno a vivere all’interno di una città in cui i servizi siano efficaci ed indirizzati al miglioramento della vita di ciascuno e dove far famiglia e figli sia più semplice. Una città il cui brand sia collocabile e spendibile a livello internazionale perché di richiamo attraverso eventi legati al territorio che si perpetuino nel corso del tempo e diventino veri e propri must; una città dove sia semplice trovare lavoro e vivere in condizioni normali senza doversi prostituire durante la stagione estiva e vivere di assistenzialismo in inverno. 

  5. Come valuti l'amministrazione attuale della città e quali aspetti credi che dovrebbero essere migliorati? L’amministrazione attuale non ha certamente raggiunto gli obiettivi che si era prefissata nelle proprie linee programmatiche e pertanto credo che il risultato complessivo non possa ritenersi soddisfacente. Certamente siamo passati attraverso due anni terribili di Covid e di lockdown, ma ritengo si potesse far molto di più per ritornare a crescere e riprendersi dalla crisi pandemica. Non sono certamente bastati i concerti di Capodanno e qualche metro di suolo pubblico in aggiunta per riorganizzare l’assetto produttivo della città. E’ mancata completamente la visione complessiva amministrativa e politica.

  6. Argomento di maggior interesse per la propria attività politica? La partecipazione ritengo debba tornare ad essere non solo una parola ma una vera e propria sfida per i giovani del nostro territorio. Sono pertanto contento e molto fiducioso in quanto vedo che in tanti hanno deciso di dare il proprio contributo per questa campagna elettorale, da una parte e dall’altra. Spero vivamente che questo contributo non si fermi al 9 di giugno, ma che sia solo l’inizio di un impegno più grande e duraturo che porti alla formazione della classe dirigente del futuro.

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