Oggi, 13 settembre, il celebre fumettista e illustratore Milo Manara spegne 79 candeline, un traguardo che celebra non solo la sua vita, ma anche la straordinaria carriera di uno degli artisti italiani più conosciuti e amati al mondo. Nato nel 1945 a Luson, in provincia di Bolzano, Manara ha tracciato un percorso artistico che va ben oltre il fumetto erotico, divenendo un'icona della cultura visiva contemporanea.
L’arte di Manara è un’esplosione di sensualità e delicatezza, un equilibrio tra l’erotismo e l’estetica raffinata. Le sue donne, protagoniste indiscusse delle sue tavole, sono potenti, misteriose, enigmatiche. Con un tratto che sembra sfiorare la pelle, Manara ha dato vita a figure femminili che incantano e affascinano, rendendo ogni sua opera un inno alla bellezza e alla libertà. Non si tratta solo di disegnare corpi, ma di dare forma a un immaginario che, come un filo sottile, lega l’eros all’arte classica, in una fusione di stilemi che mescola il Rinascimento con il fumetto moderno.
C’è qualcosa di profondamente rivoluzionario nel suo tratto: una sensualità che non è mai volgare, ma che sfida continuamente i confini del desiderio e dell’immaginazione. Ha saputo raccontare l’erotismo con la stessa maestria con cui i grandi maestri del passato dipingevano i loro soggetti, andando oltre il mero disegno, e trasformando ogni illustrazione in una storia, in una narrazione visiva che non ha bisogno di parole per essere compresa.
La sua carriera esplode negli anni '70, ma è con "Il Gioco" che raggiunge la fama internazionale. Quest’opera segna un prima e un dopo nel fumetto erotico: la sua capacità di raccontare il desiderio con un’ironia sottile e un tratto delicato lo distingue dai suoi contemporanei. Manara non è mai stato interessato alla provocazione fine a sé stessa, ma ha sempre cercato di indagare le emozioni più profonde e inespresse. Questo lo ha portato a collaborare con giganti del cinema come Federico Fellini, con cui ha condiviso una visione onirica del mondo, fatta di sogni e corpi che fluttuano in uno spazio senza tempo.
Ma Manara è anche molto altro: un narratore visivo capace di spaziare dalla storia alla fantascienza, dal mito alla cronaca. Le sue collaborazioni con Alejandro Jodorowsky e Hugo Pratt sono un esempio della sua versatilità. Basti pensare a "Gullivera" o "El Gaucho", opere che dimostrano come il suo talento vada ben oltre l’etichetta di “maestro dell’erotismo”.
È un artista completo, capace di usare il disegno per esplorare l'animo umano in tutte le sue sfaccettature.
Manara non è mai stato un uomo che si accontenta. Anche oggi, alla soglia degli 80 anni, continua a disegnare, a raccontare storie, a creare mondi in cui la bellezza non ha limiti. Il suo pennino è ancora una bacchetta magica capace di incantare, di far sognare intere generazioni. Perché l’arte, come l’erotismo, non conosce età.
Buon compleanno, maestro. La tua arte, come le tue donne, continua a incantarci, sfuggendo al tempo e alle mode, rimanendo eterna e sublime.