Cagliari. Il difficile e pericoloso mestiere del giornalista. Questo commento è dedicato, con somma tristezza, ai miei colleghi caduti sul lavoro nell'anno che sta per chiudersi. Secondo le attendibili stime dell'organizzazione francese Reporter Senza Frontiere sono almeno 67 i giornalisti che hanno perso la vita. 29 sono stati uccisi a Gaza. In quel teatro di guerra. Ma lunga è la scia di cronisti vittime della brutalità dei regimi o della criminalità. Senza contare che più di 500 sono detenuti nelle prigioni del pianeta. Mentre il lavoro dei cronisti, a cominciare dall'Italia, segna in molti casi una allarmante diminuzione degli standard di sicurezza e protezione. Nel nostro Paese insiste il flagello delle querele per diffamazione. Autentico incubo dei reporter, in molti casi privi di tutela e alla mercé dei poteri forti. Si registra una forte catena di "odio e impunità" verso i reporter. Con un conseguente incrinamento dei valori democratici. Strettamente connessi alla libertà di stampa. L'Italia nel 2025 ha perduto tre posizioni ed è scivolata al 49'esimo posto. È il peggior Paese d'Europa. Mario Guerrini.