“Cuore di cane” è il nuovo album de LE JARDIN DES BRUITS in uscita per URTOVOX RECORDS il prossimo 27 ottobre 2023 e che da seguito all’esordio ”Assoluzione” pubblicato da Goodfellas nel 2017. ) Il titolo dell’album è un chiaro riferimento alla famosa opera letteraria di Michail Bulgakov.
Un breve romanzo fantascientifico-satirico che narra la storia della trasformazione chirurgica di un cane in un uomo con il chiaro intento di parodiare con una favola morale il regime sovietico del tempo che sperimentava il suo proposito di forgiare la società ex novo. L’intento “chirurgico” di Le Jardin des Bruits è piuttosto quello di analizzare i sentimenti e gli atteggiamenti del quotidiano vivere nella nostra società e tradurre quelle sensazioni in musica. Non è più il tentativo di trasformare il cane in uomo, ma piuttosto è l’uomo che tenta di assumere lo spirito di un cane, con la sua grinta, la sua tenacia, la sua forza, la sua capacità di empatia, la sua necessità di sopravvivenza. Sopportare, quando siamo messi davanti alla stupidità umana (La ferocia di uno sguardo idiota), dominare la rabbia per le cose che istintivamente infastidiscono, (L’elenco - delle cose che mi fanno incazzare-), imparare dai propri sbagli, goffamente e, a volte, inutilmente (Dinosauro), resistere alle sopraffazioni, con coraggio e tenacia, anche leccandosi le ferite (Cuore di cane), cercare la propria identità, muovendosi tra le barriere reali ed emotive che ci circondano (E così sia, Ladri di tempo).
Questo album, ad un ascolto distratto può sembrare una raccolta di brani scollegati fra di loro, ma in realtà, grazie alla complicità di testi e musica, ha un fil rouge che accompagna l’ascoltatore in un cammino narrativo, introspettivo, a volte cupo (carezzami l’anima), per raccontare delle vicende urbane che possono essere la storia di ognuno di noi (settembre).
Inevitabile anche la presenza di storie di intesa (armonia) che nasce fra due individui anche se distanti e una malcelata e un po’ storta dichiarazione d’amore (Mia). Un suono eterogeneo e ben congegnato che verrà proposto anche dal vivo a seguito dell’uscita dell’album. Molti brani nascono infatti da delle jams in sala prove, che sono poi state ricondotte alla forma di canzone e registrate del vivo in studio limitando al minimo le sovraincisioni in modo da proteggere il più possibile la genuinità della proposta iniziale.
Il sound è un crossover tra indie rock e musica d’autore, sperimentazione e alternative di matrice anglofona, l’idioma però è l’italiano che permette alla band di raccontare con maggiore efficacia.