Sa Simbua fritta: Un piatto sardo tra tradizione e gusto autentico

  Nella quotidianità delle famiglie contadine sarde, la cucina non era solo una questione di nutrimento, ma un vero e proprio riflesso del legame con la terra e le tradizioni. Uno dei piatti che meglio incarna questa filosofia è Sa Simbua Fritta, una ricetta semplice ma carica di storia, che per generazioni ha rappresentato una delle cene tipiche delle famiglie della Sardegna. Sa Simbua Fritta, conosciuta anche come la “polenta mediterranea”, si distingue per l’uso della semola di grano duro come ingrediente principale. 

  Questo cereale, coltivato da secoli in Sardegna, era una risorsa preziosa per le comunità contadine, che lo utilizzavano in molte delle loro preparazioni quotidiane. Diversamente dalla polenta di mais, più diffusa nel Nord Italia, Sa Simbua Fritta si avvale della semola, che dona al piatto una consistenza vellutata e un sapore genuino. 

  Ingredienti e Preparazione: Sa Simbua Fritta è un gesto che si tramanda da generazioni, unendo pochi ingredienti di base per creare un piatto ricco di sapore. Per quattro persone, occorrono: 150 g di semola grossa Due cipolle tritate finemente 200 g di lardo (o 300 g di salsiccia secca rosolata in poco olio extravergine) 1 l di acqua salata 

  La preparazione inizia con il soffritto delle cipolle nel lardo, un grasso animale che rappresentava una risorsa fondamentale per le famiglie sarde. Il lardo, ricavato dal maiale allevato in casa, veniva utilizzato non solo per insaporire i piatti, ma anche come sostituto dell’olio d’oliva, spesso assente nelle cucine delle famiglie più povere. Una volta che le cipolle si sono ammorbidite e hanno rilasciato tutto il loro sapore, si aggiunge l’acqua salata e, quando questa raggiunge il bollore, si versa la semola. Qui inizia la parte cruciale: mescolare continuamente la semola per evitare che si formino grumi e per assicurarsi che cuocia in modo uniforme. Dopo circa 12-15 minuti, la semola avrà assorbito l’acqua e il soffritto, trasformandosi in una crema densa e saporita, pronta per essere gustata. 

  Sa Simbua Fritta non è solo un piatto, ma un viaggio indietro nel tempo, un tuffo nella vita rurale della Sardegna. Era un piatto che scaldava le serate invernali, che riuniva le famiglie intorno al focolare, e che ancora oggi rappresenta un simbolo di convivialità e condivisione. Per accompagnare questo piatto, si consiglia un bicchiere di Monica di Sardegna, un vino rosso di medio corpo che bilancia la ricchezza della semola e il sapore deciso del lardo. È un abbinamento che celebra la cultura enogastronomica sarda, dove ogni ingrediente racconta una storia e ogni pasto è un momento di festa. Sa Simbua Fritta incarna l’essenza della cucina tradizionale sarda: semplicità, autenticità e un profondo legame con la terra. È un piatto che, nonostante la sua umiltà, riesce a raccontare la storia di un’isola e della sua gente. Un piatto che, con pochi e semplici ingredienti, porta in tavola il sapore della Sardegna, facendoci riscoprire il valore della tradizione e della cucina genuina. In un’epoca in cui la cucina si fa sempre più complessa e sofisticata, Sa Simbua Fritta ci ricorda che spesso sono i piatti più semplici quelli che rimangono impressi nel cuore, perché raccontano storie di famiglia, di lavoro e di amore per la propria terra. E ogni volta che la prepariamo, rendiamo omaggio a quella tradizione che ha reso la Sardegna una terra unica, ricca di sapori e di storie da raccontare.

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