Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Bud Spencer, ha lasciato un'impronta indelebile non solo nel mondo del cinema ma anche in quello dello sport, grazie alle sue straordinarie doti di nuotatore.
La sua carriera cinematografica, affiancato dall'inseparabile Terence Hill, ha regalato al pubblico film di successo che continuano a divertire generazioni di spettatori. Tuttavia, fuori dal set, la grande passione di Bud Spencer era il cibo, un aspetto della sua vita che il figlio, Giuseppe Pedersoli, ama ricordare con un misto di stupore e affetto.
Giuseppe racconta di come il padre potesse mangiare quantità di cibo che sfidano l'immaginazione: fino a due chilogrammi di spaghetti e oltre sessanta polpette in una sola seduta. Bud Spencer seguì anche una dieta particolare che gli permetteva, in certi giorni, di mangiare "a volontà". E lui prese questa direttiva alla lettera: quando era il turno della frutta, ad esempio, poteva consumare sei pere, sei arance, e quantità illimitate di frutti di bosco.
Questa passione per il cibo trova un parallelo curioso nella storia raccontata da Giuseppe su un signore sardo capace di mangiarsi un intero agnello da solo, un'impresa che gli valse una parte in un film.
Durante le riprese, il regista gli chiese di mangiare davanti alla camera senza fermarsi, lasciando da parte il vino. Alla domanda del regista su perché non avesse bevuto, l'uomo rispose con una frase in sardo che sottolinea con umorismo la sua concentrazione sul compito di mangiare: "NO! BUFFU CANDU ARRIBBADA S'ATTRA BINGIADA!".
Questi aneddoti, ricchi di umorismo e umanità, illuminano la figura di Bud Spencer non solo come attore e sportivo ma come uomo di grande appetito, per il cibo e per la vita. La manifestazione di nuoto a Salsomaggiore, dedicata alla sua memoria, non è solo un tributo alle sue capacità natatorie ma anche un momento per celebrare la sua leggendaria figura a tutto tondo, ricordando le sue passioni, il suo talento e la sua indimenticabile presenza sia sullo schermo che nella vita reale.