Una densa colonna di fumo che si alza dalla campagna e tradisce un’attività vietata. È quanto hanno scoperto i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia durante un servizio di controllo nella zona di Berchiddeddu, dove è stato individuato un rogo illecito di rifiuti all’interno di un terreno privato.
Secondo quanto accertato dai militari, nel rogo erano stati combusti materiali di natura eterogenea: rifiuti organici, arredi, elettrodomestici dismessi e scarti ferrosi. Una miscela pericolosa che, con la combustione incontrollata, può generare fumi nocivi e contaminazioni dannose per l’ambiente e per la salute pubblica.
Una volta spente le fiamme, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro dell’area, pari a circa 15 metri quadrati, per consentire le operazioni di bonifica e messa in sicurezza. L’intervento rientra nella cornice normativa che tutela il territorio dai roghi non autorizzati, sempre più diffusi nelle zone rurali e potenzialmente devastanti sul piano ecologico.
All’esito degli accertamenti, un uomo del posto è stato deferito in stato di libertà per il reato di combustione illecita di rifiuti ai sensi dell’art. 256-bis del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006). Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, che ha autorizzato la diffusione della nota precisando che i fatti riportati si riferiscono alla fase delle indagini preliminari, fatte salve le successive valutazioni del giudice.