Il 24 giugno 2025 si è chiuso con quattordici incendi registrati in Sardegna. Cinque di questi hanno richiesto l'intervento dei mezzi aerei della flotta regionale, elicotteri che hanno tagliato il cielo per domare fiamme ormai fuori controllo. È il bollettino quotidiano di una guerra senza fine: quella tra l’uomo e il fuoco. E, spesso, tra l’uomo e sé stesso.
Il primo allarme è suonato a Irgoli, in località Funtana Piperedda, dove i campi coltivati sono stati avvolti dalle fiamme poco dopo le 13. Il fuoco è stato spento grazie al coordinamento della pattuglia del Corpo Forestale di Orosei e all’intervento di un elicottero decollato dalla base di Farcana, con il supporto delle squadre Forestas di Siniscola, Galtellì e della stessa Irgoli.
A Gonnosfanadiga, nella zona di Santu Cosimo, l’incendio ha attaccato pascoli e macchia mediterranea. Le operazioni si sono concluse alle 14:35, grazie all’intervento coordinato tra le Stazioni Forestali di Villacidro e Guspini, un elicottero da Pula, i volontari di Arbus e i Barracelli locali. Fiamme domate, ma terreno ferito.
Più estesa la situazione a Goni, dove l’incendio ha bruciato circa 8 ettari di bosco e pascolo. A dirigere le operazioni il Corpo Forestale di San Nicolò Gerrei, con il supporto aereo dell’elicottero della base di Villasalto. Anche qui, in prima linea, una squadra dell’Agenzia Forestas.
Ma il pomeriggio è stato segnato da due incendi ancora attivi al momento della chiusura del bollettino. A Decimoputzu, in località Zinnigas Manna, le fiamme hanno già aggredito un’area di circa 180 ettari. Per contenere l’incendio, sono stati mobilitati due elicotteri regionali (Pula e Villasalto), un A500 dell’Aeronautica Militare, un L02 dell’Esercito, e cinque squadre di volontari. A coordinare le operazioni, il personale della Stazione Forestale di Uta.
L’altro fronte aperto è a Pozzomaggiore, in località Ponte Oinu, dove il fuoco ha già consumato circa 80 ettari di pascolo, seminativi e bosco. Qui sono intervenuti due elicotteri dalle basi di Anela e Alà dei Sardi, con personale elitrasportato del GAUF. Vista l’ampiezza del rogo, è stato chiesto il supporto di un Canadair partito da Olbia.
Questa è la Sardegna nel cuore dell’estate: una terra che brucia ogni giorno, in silenzio. Dove le cronache degli incendi assomigliano sempre più a un rituale stanco. Dove ogni elicottero che decolla è una speranza — e ogni ettaro perso, una sconfitta.