Niente fumo, niente effetti speciali. Solo tre dispositivi, posizionati ieri mattina nel silenzio del verde, dentro il Bee Garden di Alghero. Eppure, in quell’atto misurato c’è una scommessa: ascoltare la natura con la tecnologia, per capirla, per proteggerla.
Sono arrivati anche ad Alghero i sensori “Spectrum” di 3Bee, dispositivi IoT che rilevano la biodiversità di un’area grazie all’analisi delle frequenze sonore. Tradotto: registrano gli insetti impollinatori e permettono di sapere chi c’è, cosa fa e quanto incide su un ecosistema. Il tutto alimentato da un pannello solare e connesso in cloud via rete mobile. Non servono fili, né manutenzione invasiva: si piazzano, registrano, inviano.
“Nel Bee Garden, tecnologia e ambiente si fondono per proteggere e rigenerare gli ecosistemi in modo pionieristico” afferma Davide Maffei, coordinatore del progetto. “Attraverso sistemi all'avanguardia, monitoriamo e analizziamo l'impatto di queste aree verdi, ottimizzando le strategie di conservazione, prevenendo rischi e promuovendo soluzioni ambientali sempre più efficaci”.
Il Bee Garden di Alghero si conferma così il primo polmone apistico strutturato del Mediterraneo. Un luogo dove, a parlare, ora non sono solo le api, ma anche i dati. E a chi ascolta, tocca il dovere di trarne conseguenze. Concrete.