Sara Sechi, da Sorso all’Accademia Nazionale di Danza: il talento sardo che conquista Roma

Ci sono traguardi che nascono da un sogno coltivato in silenzio, giorno dopo giorno, tra una sala prove e un banco di scuola. E c'è chi, come Sara Sechi, diciannove anni, di Sorso, quel sogno è riuscita a renderlo realtà. L’allieva della 5ªCO del Liceo Coreutico Azuni di Sassari, unico con questo indirizzo in tutta la Sardegna, è stata ammessa alla scuola di coreografia dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma per l’anno accademico 2025-2026.

Un risultato che non si improvvisa. A selezionarla, tra centinaia di aspiranti, una commissione esigente e un percorso di ammissione severo: una prova di tecnica classica e contemporanea, una sessione di improvvisazione e assolo coreografico, e infine un colloquio su temi di indirizzo e cultura generale. Soltanto quindici i candidati ammessi. Tra loro, c’era anche lei, con quella determinazione educata che appartiene a chi ha scelto l’arte come vocazione.

La storia di Sara comincia nella danza latino-americana, tra passi vivaci e ritmi coinvolgenti. Ma è con l’iscrizione all’indirizzo coreutico del Liceo Azuni che il suo talento si affina e si orienta, con rigore e grazia, verso la danza classica e contemporanea, e quel laboratorio coreografico che l’ha messa di fronte alle sfide, alle cadute e al respiro profondo della scena. A guidarla, passo dopo passo, le docenti Alessandra Biancareddu, Valentina Chelli Florian, Maria Gabriella Huober e Cristina Tagliaverga, testimoni silenziose e tenaci di una formazione che oggi porta frutto.

Se oggi il mio sogno si è realizzato – dice Sara, a pochi giorni dall’esame di maturità – è soltanto grazie alle mie insegnanti del Liceo Coreutico, che mi hanno sempre trasmesso tantissima forza di volontà e hanno saputo darmi tutto quello di cui avevo bisogno per sviluppare il mio percorso artistico”.

Non è sola. Con lei, in questo momento di attesa e di speranza, c’è anche un’altra allieva del quinto anno, Alice Pinna, risultata tra i ventidue candidati idonei. Non è ancora dentro, ma potrebbe rientrare in caso di scorrimento della graduatoria definitiva. Anche questo è un segno: l’Azuni di Sassari non è un caso isolato, ma una fucina silenziosa di eccellenze.

Si tratta dell’ennesima conferma dell’alto livello formativo di un indirizzo di studi che siamo i soli ad offrire nell’isola – commenta con orgoglio il dirigente scolastico, professor Antonio Deromae che conta già diversi suoi ex studenti fra gli allievi di prestigiose scuole di danza sia in Italia che all’estero”.

In un tempo in cui la cultura fatica a trovare spazio e la danza rischia di essere relegata a un passatempo elitario, storie come quella di Sara Sechi ricordano che l’arte non è un lusso, ma una necessità. E che quando il talento incontra la dedizione, la scuola pubblica può ancora essere un trampolino. Anche per volare fino a Roma.

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