Cinque bombole d’ossigeno scadute, a bordo delle ambulanze di un’associazione di volontariato del 118: è quanto hanno scoperto i carabinieri del Nas di Cagliari durante un’ispezione mirata nella sede dell’organizzazione. I dispositivi, secondo quanto accertato dai militari del Nucleo Antisofisticazioni, risultavano con data di scadenza compresa tra ottobre 2023 e febbraio 2025, ma in ogni caso non più idonei all’utilizzo.
Un’irregolarità grave, considerata la natura salvavita delle bombole d’ossigeno e il ruolo cruciale che rivestono nei primi interventi di emergenza. La presenza a bordo di dispositivi scaduti rappresenta un rischio concreto per la salute dei pazienti trasportati e si pone in evidente contrasto con gli obblighi imposti dalla convenzione in essere tra l’associazione e l’Azienda Regionale dell’Emergenza-Urgenza della Sardegna (AREUS).
I carabinieri del Nas hanno proceduto al sequestro immediato delle bombole e disposto la sospensione dell’attività dell’associazione, che potrà riprendere solo una volta ripristinate le condizioni di sicurezza e l’adeguamento delle dotazioni sanitarie.
È stato inoltre identificato il presunto responsabile delle violazioni: si tratta del presidente pro-tempore dell’associazione, un uomo di 63 anni residente a Guspini. Nei suoi confronti è scattata una segnalazione all’autorità giudiziaria per commercio o somministrazione di medicinali guasti, con la richiesta di valutare anche l’eventuale sussistenza del reato di interruzione o turbativa di pubblico servizio.
L’indagine prosegue per verificare eventuali ulteriori criticità e accertare se casi simili si siano già verificati.