La Guardia di Finanza ha eseguito una perquisizione nella sede del Brescia Calcio nell’ambito di un’indagine che coinvolge 25 soggetti, tra cui 11 persone fisiche e 14 società. Le ipotesi di reato riguardano operazioni di riciclaggio e violazioni tributarie legate alla gestione di crediti IVA inesistenti.
Tra gli indagati figura anche l’ex presidente del Cagliari e attuale patron del Brescia, Massimo Cellino, insieme al commercialista Marco Gamba. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il meccanismo contestato avrebbe consentito di ottenere indebitamente crediti IVA fittizi, successivamente ceduti attraverso l’impiego di società veicolo. Le operazioni avrebbero determinato un danno fiscale rilevante e avrebbero portato alla penalizzazione sportiva del Brescia, retrocesso in Serie C in seguito a una sanzione di otto punti in classifica.
Nel corso delle indagini, la società Alfieri, ufficialmente registrata in via Monte Napoleone, è risultata priva delle necessarie autorizzazioni per l’esercizio di attività finanziarie.
Il legale di Massimo Cellino, l’avvocato Giorgio Altieri, ha respinto ogni addebito nei confronti del proprio assistito. «Il mio cliente – ha dichiarato – non ha alcun coinvolgimento nei fatti contestati. Confidiamo che, con indagini più approfondite e complete, emerga in tempi brevi la sua totale estraneità alla vicenda».
Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura, che dovrà ora verificare la posizione dei soggetti coinvolti e accertare eventuali responsabilità penali.