A Cagliari il generale Roberto Vannacci si è presentato con tante promesse: “Mi sento mezzo sardo”. Bloccata la manifestazione degli antifascisti

  ??Ha scatenato un vespaio la presenza del generale Roberto Vannacci alla Fiera di Cagliari. Ad un anno esatto dalla pubblicazione del suo libro, si è presentato nel Padiglione D della struttura cagliaritana per una “convention” che ha riscosso un successo inusuale quanto a partecipazione. Un evento organizzato da Fabio Filomeni, presidente nazionale del comitato “il mondo al contrario”. Vi sono già state serrate polemiche da parte di tutto il mondo del web per un video nel quale lo stesso Filomeni ha annunciato l’incontro di Cagliari. Da ricordare che Roberto Vannacci è un “Eurodeputato” della Lega. L’annuncio dell’arrivo del generale è stato laconico: “Dodici mesi fa il generale Roberto Vannacci pubblicò un libro che fece scalpore perché scardinava il linguaggio e l’ideologia “woke”, l’invenzione cioè del “politicamente corretto” inviso al popolo ma gradito solo alle élite di potere. Il libro divenne un best seller e Vannacci il nemico pubblico numero uno della sinistra della ZTL. È passato un anno esatto. 

  Nel frattempo, il generale è diventato un politico da oltre mezzo milione di voti, idolo delle folle e dalla gente per bene, e Vannacci, che è mezzo sardo, ha deciso di festeggiare la rivolta del buonsenso da lui presentata al “Politicamente corretto” proprio in Sardegna, nella patria di sua madre, per raccontare il senso esatto della sua rivoluzione". In piazza dei Centomila, a pochi passi dalla Fiera, si è svolto un “sit-in” da parte degli antifascisti contrari a Vannacci, i quali hanno voluto contestare il suo arrivo nell’isola anche con un comunicato: "Accogliamo dunque anche noi Vannacci facendogli sentire il caloroso benvenuto della Sardegna verso un gran difensore del FASCIno della divisa, dell'italica patria e della fantomatica 'normalità'. Vannacci attento, ancora fischia il vento!". 

  Nel corso della “convention” il generale si è intrattenuto sui diversi temi riguardanti soprattutto la speculazione energetica che di questi tempi sta aprendo tutta una serie di dibattiti e che tiene calde le discussioni tra le frange politiche. Nel corso dell’incontro e rispondendo anche alle domande del pubblico ha voluto sottolineare: “È vero che non è stato eletto alcun eurodeputato sardo, però io mi sento quasi di questa terra e posso promettere che porterò avanti le richieste e le istanze della Sardegna, di tutto il popolo della regione, nelle mie puntate a Bruxelles”. Roberto Vannacci si distingue per la sua grande personalità. Ha sempre avuto un legame forte con l’isola e non solo per il discorso della madre. Soprattutto d’estate, nella sua casa di Costa Rey, è solito ospitare gli amici sardi. La spiegazione del perchè nelle due ultime sessioni delle elezioni europee non sia stato eletto nessun esponente sardo è facile: per come è attualmente strutturata la formula della Circoscrizione Isole è avvantaggiata la Sicilia che ha più del doppio dei votanti rispetto alla Sardegna. Vannacci ha poi parlato dei problemi più urgenti: “Spesso quelle che sono le tematiche sarde si possono sovrapporre a quelle che sono quelle nazionali.

  Ed anche europee. Ultimamente lo scontro per l’energia sta dividendo le parti. Il cosiddetto “green deal” delle pale eoliche è sentito non solo in Italia, ma anche in Europa”. Quindi sulla continuità territoriale: “Un aspetto importante per la Sardegna. I cittadini non devono assolutamente sentirsi penalizzati e questo sarà un tema che porterò avanti personalmente considerato che ci sono i presupposti per risolvere i problemi”. Infine la sicurezza: “Altro discorso che mi sta particolarmente, con i progetti che andranno indirizzati in modo da adeguarli agli standard europei”. Timida la contestazione fuori dal Padiglione D della Fiera campionaria. Solo una cinquantina di manifestanti sono stati bloccati nei pressi dello stadio Sant’Elia dalle forze dell’ordine presenti, alcune delle quali in tenuta antisommossa.

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