La concessione dei domiciliari a Ilaria Salis dopo l’accoglimento del ricorso presentato dai suoi legali è una notizia straordinaria che, come Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis, attendevamo da tempo e che ci rende felici.
La giovane donna sarda andrà ai domiciliari a Budapest grazie alla determinazione della sua famiglia e di suo padre che non si sono arresi e non hanno arretrato di un millimetro di fronte alla sopraffazione violenta dei diritti umani e civili di Ilaria Salis che ha subito condizioni di reclusione al limite dell’inumano da parte di un regime autoritario, reazionario e amico dei fascisti.
Ha avuto ragione l’Alleanza dei Verdi e della Sinistra, insieme alla parte migliore della società civile che non è rimasta in silenzio a sostenere la necessità politica di questa candidatura al parlamento europeo.
Ora Ilaria Salis va riportata a casa e poi anche a Bruxelles come Parlamentare europea.
Di fronte alla marea nera dei fascismi che stanno contaminando l’Europa questa candidatura rappresenta il modo più efficace di affermare che ci sono diritti universali che devono valere per tutte e tutti, e che quei diritti vanno applicati dove riconosciuti, riaffermati dove vengono calpestati e continuamente evocati quando sono in pericolo.
Per questo motivo, ci appelliamo a tutte le donne libere e tutti gli uomini liberi della Sardegna affinché assumano l’impegno civile e politico di sostenere l’elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo con la lista dell’Alleanza Verdi e Sinistra.