A cavallo tra metodo e passione, a Tanca Regia si è svolta una sessione d’addestramento che non odora di folclore, ma di cultura ippica vera, di quella che si tramanda tra uomini che conoscono il mestiere e ne rispettano la nobiltà. Gianluca Bormioli, uomo d’esperienza e d’onore nella disciplina equestre, è stato chiamato dall’Asvi Sardegna – l’Agenzia per lo sviluppo e la valorizzazione ippica – per dirigere uno stage tecnico che non ha avuto nulla di mondano: era pane per chi sa digerire la fatica.
Già tecnico della nazionale giovanile per un decennio, presenza olimpica per due edizioni, oggi terzo livello FISE e Master d’Eccellenza, Bormioli non ha portato show, ma sapere. A lui è stato affidato il compito d’indicare la via a chi prepara i puledri con patentino FISE: “Si è fatto un lavoro di preparazione alla gara – ha spiegato il tecnico – un allenamento in base a quello che verrà chiesto nella prova”. Poche parole, ben assestate, come una buona partenza al galoppo.
Lo stage si è svolto sul campo principale dell’impianto di Tanca Regia ad Abbasanta, teatro tradizionale delle rassegne regionali. Oggetto dell’insegnamento erano i fondamenti della prova di andature e salto montato, dedicata ai puledri di 3 anni che dal 1° al 6 luglio torneranno a sfidarsi nello stesso impianto, quest’anno con l’aggiunta dei puledri di 2 anni. Non si tratta di una giostra qualunque: qui si forgiano i sogni e si selezionano le promesse.
Bormioli ha centrato il punto con la consueta franchezza: “È fondamentale la formazione dei tecnici che insegnino ai ragazzi a montare bene, ma parallelamente ci vuole la formazione di chi prepara e presenta i giovani cavalli. Ci vuole un progetto sportivo a lungo termine”. Un’idea chiara, figlia di una visione che non si ferma all’evento, ma guarda alla filiera, alla catena dell’allevamento e della competizione come un insieme inscindibile.
La partecipazione allo stage era gratuita. Una scelta tutt’altro che casuale. L’Asvi Sardegna ha ben compreso che lo sviluppo dell’allevamento non si nutre di slogan, ma di competenze diffuse e accessibili. E in questo senso, ogni lezione impartita sul campo da Bormioli è un investimento che promette dividendi nei prossimi anni, quando quei giovani cavalli – e i loro preparatori – saranno chiamati a dire la loro.
A Tanca Regia, per una volta, non si è assistito all’usuale teatrino delle competizioni fini a sé stesse. Si è respirato, invece, l’odore della fatica ben spesa, del mestiere che si fa arte. Bormioli non ha insegnato a vincere: ha insegnato a prepararsi. E questo, nel mondo del cavallo come nella vita, fa tutta la differenza.