Esplora in libertà: consigli di cybersecurity per una vacanza senza ansie

C’è un momento preciso in cui ti rilassi, chiudi lo zaino, saluti il gatto e la nonna, apri l’uscio e parti. Ma c’è un “piccolissimo” dettaglio che tendiamo a trascurare in questo momento, proprio quando siamo più vulnerabili: la nostra vita digitale.

Non bisogna essere hacker per capire che un device incustodito o una rete Wi-Fi pubblica possono trasformare un viaggio da sogno in un incubo fatto di phishing, furti di identità o violazioni degli account di home banking.

Siamo nell’era del turismo connesso: voli con check-in via app, chiavi digitali in hotel, carte di credito salvate nel browser. Ecco perché, prima di prenotare un’escursione, dovremmo prestare un po’ di attenzione alla nostra sicurezza informatica. La buona notizia qual è? Spesso, basta poco per fare una grande differenza.

Bloccare tutto: il PIN non basta, serve il bunker

Il primo passo per viaggiare leggeri è proteggere i propri dispositivi. Sembra ovvio, eppure il 35% degli attacchi informatici nel 2024 è stato facilitato da accessi senza autenticazione forte.

Ecco perché ti consigliamo sempre di attivare l’autenticazione a due fattori (2FA). Non solo per le app bancarie: email, social, piattaforme per prenotare vacanze e ristoranti... Ogni punto di accesso può rappresentare una falla.

Aggiungi impronte digitali, Face ID, o anche un buon vecchio codice alfanumerico. Perché bisogna ammetterlo, quel PIN da 4 numeri non spaventa troppo il cybercrime.

Hotel, Wi-Fi e la trappola dell’apparenza

Sai qual è la rete Wi-Fi più pericolosa? Quella che sembra sicura. Secondo un’indagine pubblicata nell’agosto 2025, il 56% dei responsabili IT del settore alberghiero considera il Wi-Fi per ospiti uno dei principali punti deboli in termini di cybersecurity durante il periodo estivo. Altri sistemi percepiti come vulnerabili sono i terminali POS (72%) e i software del front desk (34%). Peggio ancora, il fenomeno dell’Evil Twin — reti clone che imitano quelle ufficiali — è in aumento.

E allora cosa fare? Semplice: non ti connettere mai senza una rete privata virtuale affidabile. Soluzioni come una VPN client creano un tunnel criptato tra te e Internet. Anche se sei in un bar a Bucarest o in un ostello a Bangkok. La tua connessione, i tuoi dati, le tue password, tutto rimane al sicuro. Come dovrebbe essere.

Backup: non è paranoia, è lungimiranza

Un altro consiglio fondamentale: fai il backup dei tuoi dati prima di partire. Tutto ciò che è su telefono, tablet o portatile (ad esempio documenti di viaggio, password salvate, foto personali) dovrebbe essere duplicato nel cloud o su un hard disk esterno. Poi, sarebbe meglio non portare con te l’unico backup, altrimenti addio piano B.

Porte USB pubbliche? No, grazie

Per concludere, sarebbe meglio non ricaricare i propri dispositivi da porte USB in luoghi pubblici (aeroporti, stazioni, ecc.). In gergo si parla di juice jacking, ovvero il furto di dati tramite cavo di ricarica, una tecnica reale e già documentata nel 2025. Porta sempre con te un caricatore da muro o una power bank.

Conclusione: il viaggio inizia prima di partire

La sicurezza digitale non è un extra da aggiungere en passant come un bagaglio o un altro optional di viaggio. Va considerato come un documento fondamentale, come una sorta di passaporto invisibile. Mentre prepari costumi e maschere da snorkeling, ricordati anche della tua sfera digitale. Una VPN client, un backup al momento giusto, password e PIN a prova di hacker: con questi tre scudi potrai girare il mondo senza troppe ansie.

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