Il 2023 si è chiuso con un boato nel settore dei lavori pubblici in Sardegna, segnando un anno da record che ha visto un'accelerazione finale nella spesa per appalti. Secondo il report fresco di stampa della Cna, si parla di cifre che fanno girare la testa: più di 2,4 miliardi di euro distribuiti in 766 appalti. Nonostante un leggero calo nel numero dei bandi, del 5,7%, la spesa è schizzata in alto del 38%, con un mercato che si è fatto più selettivo, prediligendo interventi di maggior calibro.
È evidente un cambiamento di rotta: gli appalti di minor entità sotto i 150 mila euro hanno subito un taglio netto sia in numero (-33%) che in importo (-38,6%), segno di una strategia che mira a progetti più ambiziosi. Questo spostamento ha portato a un incremento dell'importo medio per appalto, che è salito da 2,5 a 3,6 milioni di euro.
Una dimostrazione che, nonostante le difficoltà, c'è la volontà di puntare su lavori che possano lasciare un segno tangibile sul territorio.
Le cifre parlano chiaro e mettono la Sardegna in una posizione di rilievo nel panorama nazionale, superata solo dalla Puglia tra le regioni meridionali. Questo successo, però, non deve distogliere l'attenzione dalle sfide che si prospettano all'orizzonte. Francesco Porcu e Antonello Mascia della CNA lanciano l'allarme su più fronti: l'accesso sempre più arduo al credito, la sostenibilità economica dei progetti in un contesto di prezzi in salita, l'aumento dei contenziosi e le difficoltà nel reperire materiali e manodopera qualificata. Tutti fattori che potrebbero frenare questo slancio.
Nonostante un rallentamento nella domanda nella seconda metà dell'anno, legato anche all'adeguamento al nuovo codice degli appalti, il 2023 ha visto momenti di vera e propria accelerazione, con dicembre a registrare un picco di 64 gare e ben 347 milioni di euro di spesa. Questo risultato è il frutto di grandi interventi finanziati anche attraverso il PNRR, che hanno contribuito a gonfiare i numeri della spesa pubblica per lavori.
In questo contesto, anche gli enti locali hanno mostrato un'espansione delle risorse impegnate, nonostante una generale contrazione nel numero di appalti promossi. Ciò dimostra una volontà di concentrare le forze su progetti di maggiore impatto, anche se ciò comporta un mercato più polarizzato e sfide non indifferenti per i piccoli e medi imprenditori del settore.
In conclusione, il report della Cna Sardegna dipinge un quadro di luci e ombre. Da un lato, la soddisfazione per un anno da record, con una spesa per lavori pubblici che ha raggiunto livelli mai visti prima. Dall'altro, la consapevolezza che il futuro è incerto, con sfide e incognite che potrebbero mettere a dura prova la capacità di mantenere questo slancio. Resta da vedere come il settore saprà navigare tra queste acque agitate, sfruttando le opportunità senza sottovalutare i rischi.