America First - gli Stati Uniti e noi: le ombre di una politica migratoria e commerciale a tinte forti

  Donald Trump torna al centro del dibattito internazionale con dichiarazioni che agitano i rapporti diplomatici e accendono il confronto su migrazione e commercio. Il presidente eletto ha rivendicato su Truth un presunto accordo con Claudia Sheinbaum Pardo, nuova presidente del Messico, per fermare l’immigrazione verso gli Stati Uniti, definendo la conversazione "produttiva". Tuttavia, la replica della leader messicana smorza ogni entusiasmo, precisando che non esiste alcun piano per chiudere il confine. Trump ha dipinto un quadro di cooperazione totale: “Il Messico fermerà chi vuole andare al nostro confine con effetto immediato. Questo contribuirà a fermare l'invasione illegale degli Usa”. Dall’altro lato, Sheinbaum ha ribadito che la strategia messicana si basa sul rispetto dei diritti umani e sulla costruzione di ponti tra governi e popoli, non sulla chiusura dei confini. Un contrasto netto che alimenta dubbi sulla reale portata della conversazione e sulla trasparenza della comunicazione politica.

  Le dichiarazioni di Trump riaffermano la sua visione muscolare della gestione dei confini, ma la risposta di Sheinbaum sottolinea un approccio più umanistico, in linea con i valori di cooperazione regionale. Questo scambio mette in luce le difficoltà di conciliare strategie nazionali diverse in un contesto di crescenti tensioni politiche. Il tema della migrazione, per quanto complesso, rischia così di trasformarsi in un campo di battaglia simbolico piuttosto che in un ambito di collaborazione concreta. Non è solo il Messico a trovarsi al centro delle attenzioni di Trump. Le sue minacce di imporre dazi del 25% sui beni provenienti dal Canada e dal Messico hanno spinto il premier canadese Justin Trudeau a recarsi a Mar-a-Lago per un incontro chiarificatore. L’obiettivo dichiarato di Trump è fermare il traffico di droga e l’immigrazione irregolare, ma i dazi rischiano di incrinare rapporti consolidati con due partner strategici. Joe Biden, dal canto suo, non ha esitato a criticare questa politica, definendola “controproducente” e pericolosa per gli equilibri economici e diplomatici nordamericani: “Siamo circondati da due alleati, Messico e Canada.

  L’ultima cosa che dobbiamo fare è iniziare a rovinare questi rapporti”. Parole che puntano a differenziare la sua visione multilaterale rispetto alla politica di isolamento economico promossa da Trump. Il ritorno di Trump alla ribalta politica pone interrogativi sulla direzione che gli Stati Uniti prenderanno nei prossimi anni. La sua retorica aggressiva sulla migrazione e la minaccia di dazi riflettono una strategia che punta a consolidare il consenso interno, ma rischia di minare i legami internazionali. D’altro canto, le risposte diplomatiche di leader come Sheinbaum e Trudeau mostrano un approccio più cauto, che potrebbe complicare i piani del presidente eletto. Questa partita, che intreccia migrazione e commercio, non riguarda solo gli Stati Uniti, ma anche i loro vicini e, in ultima analisi, l’intera economia globale. Resta da vedere se Trump saprà tradurre le sue parole in azioni efficaci o se le sue dichiarazioni resteranno poco più di un esercizio retorico. Una cosa è certa: il mondo guarda, e il peso delle scelte americane si farà sentire ben oltre i confini degli Stati Uniti.

Attualità

L'osservatorio di Guerrini: il caso Desiré Manca
Cagliari. Il caso Desiré Manca. E l'assessore ombra alla Sanità, Armando Bartolazzi. È la radiografia del sistema salute in Sardegna. Desiré è consigliere regionale 5Stelle alla seconda legislatura. È la portavoce dei pentastellati. Alle ultime elezioni ha sfondato il muro delle 8 mila preferenze. Nessuno meglio di lei. Si è sempre battuta per la S...

L'osservatorio di Guerrini: Il potere dell'osservatorio
ULTIM'ORA. Cagliari. Ieri, garbatamente (credo), nel mio "racconto domenicale", ho umilmente cercato di rappresentare le difficoltà dei medici ospedalieri sardi. Turni stressanti, condizioni di lavoro logoranti, trattamento economico tra i peggiori d'Italia. Ho cercato, sulla base queste realtà, di far comprendere ai miei lettori perché i nostri me...

La Finanziaria e il colpo al cuore del trasporto su gomma
In Italia l’80% delle merci si muove su ruote. È la spina dorsale invisibile che regge l’industria, la distribuzione e la vita quotidiana. Ogni pacco, ogni scaffale pieno, ogni cantiere attivo dipende da quella massa anonima di camion che attraversano il Paese. Eppure, come spesso accade nella nostra Repubblica, si...

Un bar al giorno chiude. Ma la crisi non è solo economica: è culturale
Ogni giorno in Sardegna si abbassa una saracinesca. Trecentoquarantacinque bar chiusi in un anno, una morìa silenziosa che racconta più di qualunque convegno sul “rilancio dell’economia isolana”. I numeri parlano chiaro: non è solo una questione di soldi. È il sintomo di un declino più profondo, culturale, direbbe ...

L'osservatorio di Guerrini: Il referendum confermativo
Cagliari. Il referendum. Confermativo. Sarà il nuovo confronto politico-sociale dell'Italia. Uno strumento democratico per la legittimazione popolare di una riforma costituzionale come quella della giustizia, appena approvata dal Parlamento. Si dovrebbe votare in primavera. Marzo o aprile. Se vincerà il Sì la riforma Nordio sulla separazione delle ...

L'osservatorio di Guerrini: Blocco studentesco e Casa Pound
Cagliari. Blocco Studentesco e Casa Pound. L'Italia, da un pezzo, ha virato a destra. L'immigrazione ha fatto sviluppare forti movimenti di estrema destra. Frutto di una gestione inappropriata dei fenomeni immigratori. "Prima gli italiani" è l'editto che ha fatto riemergere in forma aspra sentimenti nazionalisti e xenofobi. Che hanno trovato lo svi...

L'osservatorio di Guerrini: Il cattivo esempio
Cagliari. Il cattivo esempio. Dei soliti pochi. Che ieri, durante il corteo dell'ultradestra, non potendo scontrarsi con gli attivisti di Casa Pound, se la sono presa con la polizia. Quegli agenti, figli del popolo come ricordava Pier Paolo Pasolini in un suo scritto, erano lì a fare il loro dovere. A tutelare non solo gli autori di quella nefast...

L'osservatorio di Guerrini: Il mio racconto domenicale
Cagliari. Il mio racconto domenicale. È dedicato ai medici sardi. Hanno un primato desolante: sono i meno pagati d'Italia. A fronte di una situazione lavorativa fatta di turni stressanti, di reparti spesso inadeguati, di una domanda di salute che l'offerta non è più in grado di recepire. Il medico ha perso il ruolo di protagonista di un servizio es...

L'osservatorio di Guerrini: La caccia in Sardegna
La caccia in Sardegna. Quando c'è da sparare, Fratelli d'Italia è sempre in prima linea. Per questo ha preparato una proposta di legge che vuole aumentare le giornate di cacciagione e ampliare le specie da sterminare. E' firmato dai consiglieri Cera, Truzzu, Piga e via dicendo. I quali si scordano che la nostra fauna ha già tanti nemici. Come gl...