La plastica si accumula, gli impianti di riciclo si fermano e l’amministrazione comunale individua un’area dove stoccarla temporaneamente. È da qui che nasce il confronto politico esploso ad Alghero attorno alla decisione di utilizzare lo spazio esterno al Palazzo dei Congressi di Maria Pia come punto di accumulo provvisorio dei rifiuti plastici.
Una scelta dettata dall’emergenza, ma che secondo il gruppo consiliare di Forza Italia presenta più di una criticità. Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini parlano apertamente di preoccupazione per una decisione che, pur comprensibile nelle intenzioni, risulterebbe problematica nella sua applicazione concreta.
«Pur comprendendo che la gestione dei rifiuti sia un tema delicato e complesso, riteniamo che la scelta di ammassare i rifiuti di plastica per sei mesi a ridosso del Palazzo dei Congressi, in un’area situata in Area Parco naturale di Porto Conte, in una zona di grande valenza ambientale e turistica, possa sollevare serie criticità», affermano i consiglieri azzurri.
Il punto, per Forza Italia, non è l’urgenza di affrontare il problema della raccolta, ma il modo in cui lo si fa. «In astratto, la decisione di affrontare con urgenza la raccolta e lo stoccaggio della plastica può essere condivisibile. In concreto, però, la collocazione proposta rischia di risultare illegittima per eccesso di potere, in quanto può violare principi fondamentali quali la proporzionalità, la ragionevolezza e la tutela ambientale».
Nel mirino c’è soprattutto l’atto amministrativo. Secondo i consiglieri, l’individuazione di un’area di stoccaggio temporaneo dovrebbe poggiare su una motivazione puntuale e su una verifica reale delle alternative disponibili. Dal testo dell’ordinanza, osservano, non emergerebbe una comparazione tra siti diversi né risulterebbero richieste formali di disponibilità a Laore o alla Regione. Una mancanza che, a loro giudizio, rischia di indebolire l’atto e di incidere negativamente sull’immagine di una zona a forte vocazione ambientale e turistica.
Alla presa di posizione dell’opposizione ha replicato Orizzonte Comune, che difende senza ambiguità la scelta dell’assessore all’Ambiente Raniero Selva. Per il gruppo di maggioranza, la decisione va letta nel quadro più ampio della crisi nazionale della filiera del riciclo della plastica, che sta creando difficoltà diffuse a enti locali e gestori.
Secondo Orizzonte Comune, lo stoccaggio temporaneo nell’area esterna al Palacongressi rappresenta una soluzione transitoria che ha consentito di evitare interruzioni del servizio e problemi ben più seri per la città. Una scelta definita tutt’altro che improvvisata, maturata per garantire la continuità della raccolta differenziata in una fase complicata.
«In una fase complessa come quella che stiamo attraversando a livello nazionale, governare significa prendere decisioni tempestive e responsabili», dichiara il coordinatore Antonio Cardin. «L’assessore Raniero Selva ha scelto una soluzione intelligente e temporanea, che tutela l’ambiente e soprattutto garantisce continuità del servizio a cittadini e attività produttive. Questo è amministrare, non fare propaganda».
Sulla stessa linea il consigliere comunale Marco Colledanchise, che richiama le conseguenze di un eventuale blocco della raccolta: «Bloccare o rallentare la raccolta della plastica avrebbe significato creare un disagio enorme per la città. La soluzione adottata consente di superare una fase critica senza scaricare i problemi sui cittadini. È una risposta concreta a un’emergenza reale, non uno slogan».
Lo stoccaggio è stato attivato come soluzione temporanea. Sulla scelta del luogo e sul metodo adottato, il confronto politico è appena iniziato.