L’apertura delle buste per il nuovo bando della continuità territoriale aerea consegna un quadro complesso, fatto di segnali di interesse rinnovato ma anche di nodi irrisolti che tornano a gravare, ancora una volta, sullo scalo di Alghero. È una fotografia che tiene insieme dati tecnici, scelte industriali e letture politiche, in un passaggio che dovrebbe segnare l’avvio del nuovo modello di servizio a partire dalla fine di marzo 2026.
La novità più rilevante riguarda il ritorno di Ita Airways su Cagliari, un collegamento storico, già centrale ai tempi di Alitalia. La compagnia di bandiera ha presentato un’offerta sulla tratta Cagliari–Roma, entrando in concorrenza con Aeroitalia, attuale gestore del servizio. Quest’ultima ha partecipato a cinque gare su sei e risulta unica offerente anche sul collegamento Cagliari–Milano Linate, che appare dunque avviato verso la riconferma.
Sulle tratte di Olbia, invece, prosegue la sfida tra Aeroitalia e Volotea: entrambe hanno presentato offerte sia per Linate sia per Fiumicino.
Il dato più critico emerge però su Alghero, dove la gara per la tratta Milano Linate è andata deserta. Aeroitalia ha invece presentato l’unica offerta per il collegamento Alghero–Roma Fiumicino. Non è la prima volta che accade: nel precedente bando, entrambe le rotte da e per Alghero erano rimaste senza offerte e furono assegnate solo successivamente, nell’ottobre 2024, a Ita Airways.
La commissione di gara è ora impegnata nella verifica della documentazione presentata. Su alcune tratte si è registrato un problema tecnico legato al pagamento del contributo Anac, che sarà affrontato attraverso il soccorso istruttorio. Il bando, pubblicato nei mesi scorsi dall’assessorato regionale dei Trasporti e attualmente oggetto di un ricorso presentato da Aeroitalia, definisce il nuovo assetto della continuità territoriale e introduce alcune innovazioni rispetto al modello precedente: incremento stabile delle frequenze e dei posti disponibili, articolazione degli orari in quattro fasce giornaliere per consentire il ritorno in giornata e tariffe agevolate per i residenti, pari a circa 30 euro a tratta per Roma e 44 euro per Milano, al netto di Iva e tasse aeroportuali.
Durante l’apertura delle buste si è registrato anche un elemento destinato a incidere sugli equilibri della gara. Aeroitalia, per voce dell’amministratore delegato Gaetano Intrieri, ha fatto mettere a verbale che la compagnia parteciperà a tutte le rotte per le quali ha presentato offerte con ribasso a zero, dunque senza compensazione economica. Una scelta che rafforza la posizione del vettore su cinque collegamenti su sei: Cagliari–Roma, Cagliari–Milano, Olbia–Fiumicino, Olbia–Linate e Alghero–Roma. Dalla documentazione emerge inoltre che sulle tratte Cagliari–Fiumicino e Olbia–Linate le offerte sono in compartecipazione tra Ita Airways e Volotea.
Sul piano istituzionale, l’assessora regionale dei Trasporti Barbara Manca ha rivendicato il lavoro svolto dalla Regione. «La partecipazione ampia dei vettori conferma la validità del lavoro svolto in questi mesi. Il nuovo impianto della continuità territoriale è il frutto di quasi due anni di analisi, confronto e costruzione di un modello che finalmente guarda ai reali bisogni dei sardi, dei lavoratori, degli studenti, dei pazienti che viaggiano per cure, delle imprese e di tutti coloro che si muovono da e per la Sardegna».
Guardando all’avvio del nuovo servizio, ha aggiunto: «Con le offerte arrivate oggi, che valuteremo secondo le procedure, possiamo guardare con fiducia all'avvio del servizio dal 29 marzo 2026, data che segnerà un cambio di passo fondamentale: più frequenze, più certezze, più qualità e un dimensionamento finalmente adeguato alla domanda reale».
Sulla mancata presentazione di offerte per la tratta Alghero–Milano Linate, Manca ha assicurato che la Regione è pronta a intervenire: «La mancata presentazione di offerte per una o più rotte è uno scenario potenziale a cui siamo preparati e che abbiamo già gestito in precedenza con epilogo positivo. Abbiamo il tempo e gli strumenti per rimettere a gara con procedura ordinaria e non in emergenza il collegamento, così da procedere alla sua assegnazione. Ricordiamo che rispetto al 2024, quando le rotte da e per Alghero furono rimesse a gara entrambe in tempi brevissimi, questa volta è attualmente in vigore la proroga fino a ottobre 2026, un periodo decisamente più lungo per mettere in sicurezza il collegamento».
Sulla stessa linea si è espressa la presidente della Regione Alessandra Todde, commentando l’esito dell’apertura delle buste: «Il cambiamento della continuità territoriale è già iniziato, con più certezze e un impianto finalmente costruito sui bisogni reali della Sardegna». Todde ha sottolineato che «sono arrivate offerte per tutte le tratte, ad eccezione di Alghero–Milano Linate», rimarcando come, rispetto al bando precedente, almeno la Alghero–Roma sia stata coperta sin da subito. E ha rassicurato sull’operatività dello scalo di Fertilia: «Non c’è alcuna emergenza – dichiara – il servizio continuerà a essere garantito in continuità dagli operatori attuali fino alla riassegnazione della tratta Alghero-Linate, che verrà ribandita. Abbiamo il tempo e gli strumenti per farlo in modo ordinato e competitivo».
La presidente ha inoltre evidenziato la partecipazione di più vettori, talvolta anche in raggruppamento: «È un segnale positivo, così come l’offerta di ITA su Cagliari-Roma: questo conferma la solidità del lavoro fatto in questi mesi e l'appetibilità del modello che abbiamo proposto. Le nuove regole della continuità territoriale riducono il costo dei biglietti per residenti e lavoratori, ora tutelati per tutto l’anno e non più solo per sei mesi, e per chi ha legami familiari con la Sardegna».
Di segno opposto la lettura politica che arriva da Alghero. Michele Pais, consigliere comunale di Alghero della Lega e già presidente del Consiglio regionale, parla senza mezzi termini di esito deludente: «Gli esiti dell’apertura delle buste per la continuità territoriale da e per la Sardegna sono estremamente deludenti e ben al di sotto delle aspettative dei sardi e di quanto, a parole, aveva fatto credere la Giunta regionale. Per lo scalo di Alghero drammatiche».
Pais insiste sui numeri: «Nonostante il raddoppio delle risorse per la continuità territoriale, che passano da 40 a 80 milioni di euro – quindi con un costo che grava interamente sui sardi – la continuità territoriale targata Todde si conferma, per la seconda volta, un clamoroso flop». E aggiunge: «Al contrario – prosegue Pais – Alghero continua a essere marginalizzata nel sistema aeroportuale regionale. Un fatto gravissimo che smentisce nei fatti le promesse della Giunta».
Nel mirino finisce in particolare l’assenza di offerte sulla tratta Alghero–Milano e l’uscita di scena di Ita Airways dalle rotte su Roma e Milano: «Ma ciò che è ancora più grave – sottolinea – è che, per l’ennesima volta, non ci siano state offerte sulla tratta Alghero–Milano, che rimane scoperta e costringerà nuovamente a una procedura d’urgenza». Da qui il giudizio finale: «Dopo i fallimenti registrati in sanità e in agricoltura – conclude Pais – anche la gestione dei trasporti, su cui i sardi nutrivano grandi aspettative, si traduce in una delusione completa. Alghero e la Sardegna meritano ben altro rispetto a questo immobilismo mascherato da cambiamento».
Ora la procedura entra nella fase più strettamente tecnica, con la verifica delle buste amministrative e la successiva nomina della commissione incaricata di valutare le offerte tecniche ed economiche. L’obiettivo resta l’avvio del nuovo servizio dal 29 marzo 2026, in coincidenza con l’inizio della stagione Iata Summer 2026. Per Alghero, però, il capitolo Milano resta aperto, ancora una volta sospeso tra annunci, promesse e la necessità di una soluzione strutturale.