Quando nei palazzi della Regione girano cifre a otto zeri, ci si aspetterebbe almeno un percorso lineare, atti alla mano e comunicazioni istituzionali. Non è andata così nel caso del contributo destinato al Comune di Nuoro, una somma superiore ai dieci milioni di euro che, secondo quanto emerso, sarebbe finalizzata al ripiano del disavanzo tecnico. A sollevare il caso è l’onorevole Cristina Usai, Fratelli d’Italia, che affida a un comunicato un giudizio netto e senza filtri.
«Ho appreso – ha commentato l’on. Usai – della possibile assegnazione di un contributo regionale superiore ai 10 milioni di euro, a favore del Comune di Nuoro, per il ripiano del disavanzo tecnico. Ciò che desta perplessità è che la notizia sia stata diffusa dal sindaco di Nuoro attraverso i social prima della pubblicazione dell’atto ufficiale da parte della Regione Sardegna».
Il nodo, per la consigliera, è ancora prima politico che contabile: la forma, la trasparenza, il metodo. Senza atti pubblicati, osserva, non esiste certezza amministrativa. E soprattutto non c’è parità tra i Comuni.
«Interventi di questa portata – ha proseguito Usai – devono essere comunicati con modalità che garantiscano trasparenza, correttezza istituzionale e rispetto delle procedure. La pubblicazione degli atti è infatti il presupposto essenziale affinché tutti i Comuni e tutti i cittadini possano avere piena consapevolezza delle decisioni assunte».
Nel mirino dell’esponente di FdI finisce anche un precedente recente: il contributo TARI concesso soltanto a Cagliari. Un caso che, a suo avviso, dimostra come la distribuzione delle risorse non segua criteri uniformi.
«Non è purtroppo la prima volta – questo il giudizio dell’on. Usai – che si verificano situazioni di mancata uniformità nell’erogazione di sostegni finanziari: basti ricordare il caso recente del contributo TARI riconosciuto esclusivamente al Comune di Cagliari, mentre altri territori che affrontano analoghe difficoltà non hanno ricevuto alcun sostegno. Episodi come questi alimentano la percezione di un approccio parziale e non equo nella gestione delle risorse pubbliche».
Usai non contesta il principio del sostegno agli enti locali. Contesta le disparità. E cita Olbia come esempio emblematico di territorio strategico che, a suo dire, non può essere relegato alla retrovia.
«È giusto sostenere gli enti locali in difficoltà – ha chiarito Usai – ma è altrettanto fondamentale che tali scelte avvengano con criteri chiari, oggettivi e uguali per tutti, senza generare disparità o favoritismi. In questo senso, una città come Olbia, che svolge un ruolo strategico per l’economia, il turismo e i servizi dell’intera Sardegna, non può essere considerata un Comune di serie B. Per questo motivo – ha proseguito l’on. Usai – mi aspetto che la Regione garantisca lo stesso livello di attenzione e, se necessario, un finanziamento di entità equivalente anche per il Comune capoluogo della Gallura».
L’affondo finale è una chiamata alla responsabilità istituzionale, rivolta direttamente alla presidente della Regione. «Le risorse pubbliche – ha concluso Usai – appartengono a tutti i sardi, indipendentemente dalle maggioranze politiche del momento. Confido quindi che il Presidente della Giunta regionale, on. Alessandra Todde, voglia assicurare la massima imparzialità nel sostegno ai Comuni e una gestione delle risorse improntata al principio di pari dignità istituzionale».