Regione Sardegna, via libera all’IA negli uffici pubblici: la Giunta approva le prime linee operative

La Regione mette mano all’intelligenza artificiale, stavolta per davvero. Non più chiacchiere da convegno, ma un documento votato dalla Giunta che fissa i primi indirizzi per usare l’IA dentro i sistemi informativi dell’amministrazione. È il via ufficiale a una sperimentazione destinata a cambiare il modo in cui gli uffici lavorano, nel bene o nel male.

Il testo, proposto dall’assessora degli Affari Generali, Mariaelena Motzo, punta a rendere più efficiente l’attività amministrativa e più chiari i servizi al cittadino. Un obiettivo ambizioso, forse persino temerario se si guarda alla proverbiale lentezza degli apparati pubblici, ma la strada è tracciata.

“La Sardegna investe con visione e responsabilità sull’Intelligenza Artificiale – dichiara l’assessora Motzo – riconoscendone il potenziale per semplificare i processi e migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche la necessità di una governance etica e trasparente che metta sempre al centro la persona e il valore pubblico”.

Le prime applicazioni sono tutt’altro che fantascienza. L’IA affiancherà i dipendenti nella gestione documentale: smistamento della posta istituzionale, redazione assistita di atti e determinazioni, classificazione e fascicolazione dei documenti, analisi semantica dei testi amministrativi. Una mano d’opera digitale che, se ben addestrata, potrebbe ridurre tempi e margini d’errore.

La tecnologia verrà impiegata anche per il monitoraggio del territorio, con l’elaborazione di immagini satellitari e dati telerilevati, e nella riconciliazione automatica dei dati contabili e progettuali. Un lavoro di fino che oggi richiede ore di incroci manuali. Infine, strumenti predittivi e simulativi offriranno scenari sulla spesa pubblica e sull’efficacia delle politiche regionali.

Il provvedimento non nasce nel vuoto. È ancorato al quadro normativo europeo, dal Regolamento UE 2024/1689 (AI Act) al GDPR sulla protezione dei dati personali, e alla legge nazionale 132/2025 che disciplina l’uso dell’IA nella Pubblica Amministrazione. In Sardegna si colloca dentro il percorso dell’Agenda Digitale del PIAO 2025-2027 e del Programma Regionale di Sviluppo 2024-2029.

La cabina di regia individuata dalla Giunta – quella per l’Innovazione e la Sicurezza IT, già istituita nel 2025 – diventa il centro di controllo del nuovo ecosistema digitale. Dovrà garantire che gli strumenti adottati rispettino criteri etici, trasparenti e sostenibili, e che non sfuggano di mano a chi li utilizza.

Il documento approvato dalla Giunta Todde apre anche un percorso partecipativo che coinvolgerà università, imprese, sindacati e comunità locali. Una consultazione continua che terrà conto delle proposte di legge già in discussione in Consiglio regionale, in un terreno normativo che cambia di mese in mese.

“L’innovazione – aggiunge l’assessora Motzo – è una responsabilità collettiva. La sfida non è solo introdurre strumenti intelligenti, ma regolamentarli e fare in modo che siano davvero utili alle persone, accessibili e capaci di generare fiducia nella Pubblica Amministrazione così da migliorare i servizi offerti a cittadine e cittadini, creando valore ed efficienza”.

La Regione apre dunque all’IA con prudenza e ambizione. Ora resta da vedere se la macchina pubblica saprà correre alla stessa velocità dei software che sta per adottare.

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