E’ vero che un vecchio adagio recita “meglio che tardi che mai” ma indire per l’11 del mese di giugno la conferenza stampa di presentazione degli eventi della stagione estiva appare sicuramente anacronistico rispetto al recente passato.
In che modo si può promuovere la stagione degli eventi e soprattutto consentire agli operatori del settore turistico di promuovere la destinazione Alghero per l’estate quando la stagione è già bella iniziata e le scelte della destinazione sono state già, nella maggior parte dei casi, già effettuate?
Quale ritorno di immagine si può avere? E soprattutto in che modo si riesce a respingere la concorrenza delle altre destinazioni turistiche sarde che già da tempo hanno presentato i loro cartelloni?
Alghero si è sempre distinta negli ultimi anni, anche grazie al prezioso lavoro della Fondazione per presentare una stagione, ricchissima, aggiungo, di eventi con largo anticipo, in modo da potersi fregiare il titolo di capitale estiva degli eventi. Anche nel travagliato 2024 la Fondazione approvò il programma estivo sin dal 31 marzo 2024 e negli anni precedenti già da fine aprile o primi di maggio l’intera programmazione, che giungeva sino a San Michele, era già promossa e pubblicizzata
Il nuovo corso invece va a rilento, con dei tempi che Alghero non si può permettere, e con il rischio, sempre più concreto, di perdere quel ruolo di capitale sarda degli eventi che si era consolidata negli anni.
Ma quello che ancora più preoccupa per il futuro è l’assenza di una visione strategica sulla missione della Fondazione, sia da parte della silente parte politica che dal management della fondazione.
nel leggere “la relazione strategica della fondazione, approvata a marzo dal Cda della fondazione, non si riesce francamente a comprendere che idea si abbia sulle strategie da seguire per lo sviluppo culturale del territorio, quale idea si abbia per conservare, valorizzare e gestire i beni del patrimonio culturale di Alghero, in che modo, si voglia realmente promuovere la destinazione oltre a semplici e disarticolati spot su eventi sportivi.
Ancora oggi la promozione della destinazione e degli eventi è praticamente assente, per cui non si ha alcun ritorno economico sulle risorse investite in eventi (uno su tutti il beach soccer).
Nel leggere la cosiddetta relazione strategica sembra di assistere ad un MERO esercizio didattico prodotto con l’ausilio di CHAT GPT senza nessuna visione dimenticando che la Fondazione non solo nasce ma è una Fondazione culturale di partecipazione e gestisce o dovrebbe gestire l’intero patrimonio museale e culturale della città, oltre che la Grotta di Nettuno, vero asset strategico per la realizzazione del progetto.
Ed invece niente di tutto questo viene anche solo accennato, addirittura si omettono (o non si conoscono?) i problemi che la Bolkestein potrebbe comportare per la stessa fruizione pubblica della Grotta di Nettuno, così ci si dimentica del progetto Alghero Ticket, il biglietto unico per visitare e promuovere la città di Alghero
Potremo continuare ancora per ulteriori temi dimenticati ma ci basta concludere con un invito, a questa maggioranza e al cda della Fondazione, di cambiare passo e soprattutto di sviluppare, al più presto, un vero progetto di ampio respiro come la nostra città merita, in modo da non correre il rischio di essere superati da tante altre destinazioni turistiche che di certo non hanno le peculiarità che Alghero è in grado di offrire
La segretaria cittadina di Forza Italia