A rubare, ieri sera, ci hanno provato due volte. La prima gli è andata male, la seconda peggio. Due uomini di origine nordafricana, ospiti della casa d’accoglienza “Summertime” di Cabras, sono stati arrestati dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Oristano per furto aggravato continuato.
Nel pomeriggio avevano fatto un primo tentativo in una palestra del centro. Mentre uno distraeva il proprietario chiedendo di vedere una katana appesa al muro – non si sa se per curiosità o per trovata teatrale – l’altro gli sfilava il telefono dal bancone. Il titolare però, accortosi subito del furto, li aveva raggiunti e si era fatto restituire il cellulare, denunciando poi l’accaduto ai Carabinieri.
Sembrava finita lì. Ma poche ore dopo, verso le 19:30, i due si sono ripresentati in città, stavolta in un’orologeria di via Tirso. Dopo aver finto interesse per gli espositori, sono usciti salutando con garbo. Un saluto di troppo: dalla vetrina mancavano quattro orologi.
Il titolare, insieme alla compagna, li ha rintracciati poco dopo in un negozio di abbigliamento in via Sardegna e ha chiamato il 112. I militari, arrivati in pochi minuti, hanno trovato nello zaino dei due uomini due dei quattro orologi rubati e sei magliette nuove, con le etichette ancora attaccate. Merce che, come si è poi accertato, proveniva proprio dal negozio di abbigliamento.
Condotti in caserma, i due – già denunciati poche ore prima per il furto del telefono – sono stati arrestati per furto aggravato continuato e trasferiti nel carcere di Oristano in attesa del giudizio direttissimo.
La misura, come previsto dalla legge, è di natura precauzionale: gli arrestati sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.