Ha minacciato la nonna di bruciarle il letto. Poi, senza troppi preamboli, ha provato a farlo davvero. È finita in manette la mattina del 19 giugno la furia di un 26enne di Bari Sardo, arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri con l’accusa di tentata estorsione aggravata ai danni della nonna, una donna di 72 anni. I militari delle Stazioni di Bari Sardo e Tortolì, intervenuti su segnalazione giunta alla Centrale Operativa della Compagnia di Lanusei, sono riusciti ad evitare che la violenza degenerasse ulteriormente.
Quando gli uomini dell’Arma sono arrivati nell’abitazione dell’anziana, hanno trovato una situazione di grave pericolo: il nipote, vistosi negare l’ennesima somma di denaro, l’aveva minacciata di incendiarle il letto, passando dalle parole ai fatti e inseguendola persino fuori casa. Un’escalation improvvisa, ma non inedita. Il giovane – spiegano i Carabinieri – da maggio 2023 aveva già mostrato comportamenti aggressivi verso i familiari, culminati pochi giorni prima, il 14 giugno, in una denuncia presentata dal padre per maltrattamenti in famiglia.
Una situazione conosciuta, dunque, e già attenzionata dalle forze dell’ordine, che avevano attivato le procedure previste dal “codice rosso”, il protocollo per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Dopo l’arresto, il 26enne è stato tradotto presso la Casa Circondariale “San Daniele” di Lanusei, dove è rimasto in attesa dell’udienza di convalida, tenutasi il 20 giugno. Il giudice ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.
Un dramma domestico che non si è trasformato in tragedia solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri. In una terra dove la famiglia è spesso rifugio, accade talvolta che diventi teatro di violenze inaccettabili. E questa volta, tra minacce, fuoco e paura, a salvarsi è stata una nonna. Ma solo per un soffio.