Ecco che arriva, puntuale come un orologio svizzero, l'ospite più scomodo dell'inverno sardo: il maestrale. Ma questa volta non si tratta del solito vento capriccioso che scompiglia i capelli e fa ballare i rami degli alberi. No, signori, stavolta il maestrale ha deciso di fare le cose in grande, trasformandosi in una vera e propria bufera che promette di tenere tutti con il fiato sospeso.
La Protezione Civile, con un tono che sa di presagio, ha diramato l'allerta: da giovedì 21 a sabato 23 dicembre, la Sardegna sarà teatro di un balletto meteorologico non proprio da operetta. Venti forti da nord-ovest, con raffiche che potrebbero raggiungere la velocità di una tempesta, si preparano a dare spettacolo sulle coste e sui crinali dell'isola. Parliamo di raffiche fino a 100 km/h, una sorta di turbo-maestrale che non ha certo intenzione di passare inosservato.
Le aree più colpite saranno l'Asinara, le coste della Gallura, il Golfo di Orosei, il Golfo di Cagliari e l'Arcipelago del Sulcis. E come se non bastasse, il Mar di Sardegna si unisce al coro, con onde che potrebbero superare i 6 metri di altezza. Una situazione che farebbe impallidire anche il più temerario dei surfisti.
Di fronte a questo scenario, l'amministrazione comunale di Quartu Sant'Elena ha deciso di non rischiare: parchi pubblici e cimitero comunale chiusi venerdì 22 e sabato 23 dicembre.
Una decisione saggia, considerando che in questi giorni il passeggio al parco potrebbe trasformarsi in un'avventura degna di un romanzo di Conrad.
Quindi, cari sardi, preparatevi: è il momento di chiudere le finestre, mettere al sicuro le sdraio in giardino e, perché no, approfittare per una maratona di film sul divano. Il maestrale sta arrivando e, per questa volta, non sarà solo un soffio capriccioso, ma una bufera che promette di lasciare il segno. E ricordate: in Sardegna il vento non è solo una questione meteorologica, è un personaggio a tutto tondo che sa come farsi notare.