Continuità territoriale aerea, l'assessore Moro: "Su Alghero l'unione europea vuole una nuova gara, la regione no"

  L’Unione europea chiede una nuova gara per l’assegnazione delle rotte in continuità territoriale su Alghero ma la Regione va avanti con la procedura negoziata già avviata, in accordo con il ministero dei Trasporti e con l’Enac. Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, intervenendo questa mattina nel corso della seduta del Consiglio regionale. Secondo Flor Diaz Pulido, direttore generale della Mobilità e dei Trasporti della Commissione europea, “l’urgenza dei voli diretti da Alghero a Roma e Milano Linate addotta dalle autorità italiane come giustificazione per il ricorso alla procedura negoziata è discutibile, tenuto conto dei voli esistenti da Alghero verso l’Italia continentale e dei voli per Roma da altri aeroporti della Sardegna”. “La Direzione generale Trasporti dell’Europa – ha detto Moro – invoca una nuova gara, con nuovi termini, altri importi a compensazione e con tutte le procedure connesse che, di fatto, decreterebbero la fine della continuità territoriale per mezza Sardegna. 

  Infatti, se anche si dovessero realizzare tempistiche da record, ad Alghero, prima del prossimo giugno, nel caso di un nuovo bando, non volerebbe alcun aereo con gli oneri di servizio pubblico”. L’obiettivo della Regione, invece, è quello di “scongiurare il rischio che dal prossimo 17 febbraio il Nord Ovest della Sardegna rimanga disconnesso dal Continente e l’aeroporto di Alghero resti senza voli in continuità su Roma e Milano”. Ad Alghero, ha ricordato l’esponente della Giunta Solinas, nessun vettore ha presentato offerta, davanti a 14 milioni complessivi di compensazione per volare su Fiumicino e Linate, dal 17 febbraio 2023 al 26 ottobre 2024. Una eventualità, quella dell’assenza di offerte, che non è disciplinata dal regolamento comunitario numero 1008 del 2008 e neanche considerata negli orientamenti interpretativi. “La questione in Sardegna – ha sottolineato l’assessore Moro – prima ancora che questione tecnica e giuridica, è questione prettamente politica. Rappresentata dalla inderogabile necessità di garantire il primario diritto alla mobilità e alla connettività, attraverso servizi di trasporto aereo onerati che assicurino voli di linea adeguati, regolari e continuativi. È questa la motivazione di fondo che ha spinto la Regione sarda, il ministero dei trasporti e l’Enac, a individuare, nella cosiddetta procedura negoziata - prevista dalla normativa italiana e rispondente ai principi comunitari che sovrintendono agli affidamenti pubblici dei servizi - il percorso utile a garantire i collegamenti in continuità anche ad Alghero a fare data dal prossimo 17 febbraio”. 

  La procedura negoziata si concluderà il 31 gennaio, è aperta a tutti i vettori europei ed è considerata un atto indissolubilmente connesso alle gare pubbliche andate deserte, che dunque si pone quale naturale prosecuzione amministrativa, conseguente e rispondente ai principi di pubblicità, trasparenza, libera concorrenza e non discriminazione. “La Direzione generale Trasporti della Commissione europea – ha aggiunto l’assessore Moro – afferma in sostanza che Alghero sarebbe già collegata con l’Italia continentale e in ogni caso altri aeroporti sardi la collegano con Roma. Tali affermazioni non corrispondono alla realtà. Infatti, nessun volo è attualmente garantito nel bacino aeroportuale di Roma, mentre in quello di Milano si registra un’offerta in libero mercato che non soddisfa, neppure parzialmente, i criteri di continuità, regolarità, tariffazione e capacità minima. Quanto al riferimento agli altri aeroporti, è bene ricordare che gli scali sardi non possono ritenersi alternativi tra loro, in quanto sono ubicati a una distanza tra di loro superiore a cento chilometri e con una percorrenza superiore ai 60 minuti in auto, bus o treni”.

  “Resta in ogni caso centrale – ha detto ancora l’assessore dei Trasporti – il punto politico della questione: dare una risposta tempestiva ed efficace, corretta e trasparente, ai bisogni dei cittadini della Sardegna che per una mancanza grave del regolamento comunitario non possono vedere metà dell’Isola privata del diritto alla continuità territoriale. Trovo incoraggiante che questa sia la posizione non soltanto della Regione sarda ma è quella espressa con chiarezza e formalmente anche dal ministero dei Trasporti e dall’Enac che nella nota a condivisione del percorso della procedura negoziata ha fatto esplicito riferimento al principio di insularità. Ed è anche per questa ragione che, in accordo col ministero e con l’ente per l’aviazione civile, la Regione vuole andare avanti con la procedura negoziata, per scongiurare l’isolamento del Nord Ovest e restituire a tutti i sardi il diritto alla mobilità”. “Oggi sono convinto che il confronto con Bruxelles non possa prescindere dall’indispensabile sostegno del Governo italiano, chiamato a difendere insieme ai sardi l’irrinunciabile diritto dei cittadini della Sardegna alla mobilità e alla continuità territoriale. Coinvolgere istituzioni, territori, sindaci, amministratori locali, sindacati, imprese, forze politiche e sociali e l’intero sistema Sardegna a difesa della continuità territoriale, è l’impresa che se realizzata potrà segnare il punto di svolta nel rapporto, troppe volte impari, con le varie direzioni della Commissione europea. Ed è anche per questa ragione che saluto con favore la mobilitazione in atto ad Alghero, perché dimostra una capacità di reazione che non era scontata, insieme a una voglia di proposizione sorprendente che salutiamo sempre con favore e gratitudine”, ha concluso l’assessore Moro.

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