Prende subito margine la Francia, guidata da un atleta classificato H3, Bosredon, classificazione probabilmente generosa nei suoi confronti, tant’è vero che come cominciavano l’ultimo giro gli altri, loro stavano terminando la prova. L’Italia compie una gara in rimonta, prima quarti, poi terzi, ed infine secondi, gli Stati Uniti che inseguivano gli azzurri si sono attardati nelle frazioni in cui avevano schierato un’atleta donna.
Inevitabile pensare alle polemiche riguardanti le classificazioni, che hanno permesso in molte gare di questa paralimpiade, di far gareggiare atleti con minori disabilità insieme a quelli con disabilità più gravi, di fatto togliendo possibilità di medaglia a molti atleti. Forse questo sistema va ripensato.
Inoltre se si parla di parità, non si può nemmeno non dire che la decisione di relegare le gare su strada paralimpiche lontano dal palcoscenico in cui si sono svolte quelle olimpiche, è sembrata poco opportuna.