Solennità di Ognissanti: 1 novembre

  La celebrazione di Tutti i Santi, conosciuta anche come Ognissanti, si svolge il 1° novembre ed è un giorno in cui la Chiesa cattolica onora tutti i santi, conosciuti e sconosciuti. La festa risale al IV secolo quando le Chiese orientali iniziarono a commemorare i martiri cristiani. Fu papa Gregorio III (731–741) a consacrare una cappella in San Pietro a tutti i santi e a fissare la data della festa l'1 novembre. Siriaco di nascita (e ultimo pontefice romano non europeo prima dell'elezione di papa Francesco nel 2013), succedette a Gregorio II venendo eletto il 18 marzo 731 per acclamazione popolare. Il suo pontificato fu influenzato dagli stessi avvenimenti del predecessore: l'avanzare dei longobardi in Italia, il contrasto verso l'eresia iconoclasta (che con Gregorio ebbe un avversario implacabile), i problemi anche politici con Leone III Isaurico. Papa Gregorio IV estese questa celebrazione a tutta la Chiesa nel 837. 

  La solennità di Tutti i Santi non solo rende omaggio a coloro che sono ufficialmente canonizzati, ma anche a tutti coloro che hanno vissuto in santità e che ora godono della visione beatifica. Appartenente a una nobile famiglia romana, monaco benedettino e poi cardinale presbitero di San Marco, fu scelto per succedere a papa Valentino nel dicembre 827, ma ebbe la consacrazione solo dopo quasi quattro mesi, in quanto dovette aspettare che un legato imperiale approvasse l'elezione ed egli stesso potesse giurare formalmente fedeltà all'imperatore Ludovico il Pio, secondo la Constitutio romana promulgata nell'824 da Lotario in seguito agli scontri per l'elezione di papa Eugenio II. Terminata l'epoca della persecuzione, si senti il bisogno di presentare all'imitazione dei fedeli anche le anime che si erano santificate nelle condizioni di tempo e di luogo comuni a tutti. Con questo nuovo indirizzo, la festa di tutti i Martiri venne trasportata dal 13 maggio al I novembre, e dedicata a tutti i Santi del paradiso. Per quanto sia grande il numero dei Santi di cui la Chiesa celebra la festa nel corso dell'anno, è certo molto più grande il numero di coloro dei quali non conosce il nome, le virtù, i meriti. Quante anime sante di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, presso tutti i popoli! Santi nella gerarchia ecclesiastica, nei deserti, nei monasteri, tra i professionisti, tra gli operai, tra le donne di casa, tra i poveri, tra gli ammalati! Quanti servi fedeli di Dio nascosti nell'oscurità di una vita umile e sconosciuta! Quante anime grandi pur tra le occupazioni più basse e più comuni! Santi che Dio ha pienamente ricompensati! Era quindi giusto che la Chiesa li celebrasse ed onorasse, e ciò fece con l'istituzione della presente solennità.

  La Chiesa guarda con gioia gli innumerevoli suoi figli che hanno raggiunto la meta, ma sa che essi, come ha detto san Giovanni (Ap.7,2-4.9-14), «sono quelli che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello» e sostenuti dalla Grazia hanno testimoniato la fede: alcuni come martiri in persecuzioni cruente, poiché coraggiosamente hanno assunto come criterio di valutazione la Parola del Signore, non l’opinione propria o di altri; alcuni come discepoli di Cristo nel cammino quotidiano della vita: alcuni “grandi”, che hanno impegnato doti elevate in opere straordinarie, altri “piccoli” che hanno vissuto senza grandi imprese; una schiera di uomini e donne che «hanno cercano il volto di Dio», (cfr. Sal. 23) rivelatosi nel volto di Gesù che proclama «beati», felici – (Mt 5,1-12) – «i poveri in spirito», coloro che sono «nel pianto», i «miti», «quelli che hanno fame e sete della giustizia», i «misericordiosi», i «puri di cuore», gli «operatori di pace», i «perseguitati per la giustizia» e per «causa Sua»; uomini e donne, giovani e adulti, che hanno conosciuto il peccato e i limiti della creatura umana, ma hanno lottato in un cammino di conversione a Cristo dentro le situazioni e le circostanze del viaggio terreno ed hanno fatto esperienza della misericordia di Dio, della pace che Dio dona e di cui quel martellante “Beati ” nel discorso della Montagna rivela le condizioni.

Cultura

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