“Se NON vuoi”, il memorandum poetico che parla di consenso ai ragazzi. Cinquemila copie in arrivo nelle scuole


Milano – Un libro che nasce per colmare un vuoto. Patrizia Zerbi, direttrice editoriale di Carthusia Edizioni, lo presenta così: “un libro che non c’era”.
Il titolo è “Se NON vuoi”, un albo illustrato pensato per spiegare ai più giovani il valore del consenso nelle relazioni sentimentali, in un momento storico in cui il tema entra di forza nel dibattito pubblico.

L’uscita arriva a pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e dopo il voto unanime del Parlamento che ribadisce un principio semplice: un no è sempre un no. Il libro, firmato da Beatrice Zerbini (testo) e Marco Brancato (illustrazioni), ripete questo concetto con chiarezza: “Nulla c’è da spiegare, oltre un no c’è solo un no”; “Un no infranto, profanato, non sarà mai un sì”.

Un confronto necessario

La presentazione milanese si è trasformata in un dialogo aperto sulle difficoltà che famiglie e ragazzi incontrano quando si parla di sessualità e affettività.
In platea, ragazze e ragazzi tra i 15 e i 16 anni. A guidarli, la psicologa e psicoterapeuta Marta Rizzi, che lavora da anni con gli adolescenti:
“Per una cultura del rispetto di sé e dell’altro, è necessario dare valore e voce al ‘no’”, ha spiegato. “Un ‘no’ è un ‘sì’ a noi stessi. I ragazzi non hanno bisogno di adulti che li etichettino, ma di esempio, supporto, presenza”.

Cinquemila copie nelle scuole

“Se NON vuoi” è già in libreria, ma presto arriverà anche dove i ragazzi vivono la loro formazione quotidiana: 5.000 copie gratuite saranno distribuite nelle scuole.
Un segnale forte, inserito in un dibattito che continua a dividere: quanto è necessario introdurre una vera educazione all’affettività?

La presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, Diana De Marchi, non usa giri di parole:
“Questo tema non può essere demandato ai docenti già in servizio, ma deve essere affidato a specialisti. Il ministero deve riconoscere l’urgenza di strumenti adeguati per contrastare la violenza di genere e parlare di sessualità e affettività. È un bisogno di conoscenza che i giovani manifestano e che è riconosciuto a livello internazionale”.

Il punto di vista di Terre des hommes

Nel progetto c’è anche Terre des hommes, da anni impegnata sulla tutela dei minori.
Flavia Brevi, responsabile campagne ed eventi, porta i numeri del loro Osservatorio:
“Il 40% delle 2.900 giovani intervistate percepisce sempre di più le relazioni come un possibile luogo di violenza. Oltre il 90% dei ragazzi chiede percorsi di educazione sessuo-affettiva nelle scuole”.
Richieste chiare, che arrivano direttamente dalle nuove generazioni.

Un libro che parla ai ragazzi

Zerbini e Brancato scelgono un linguaggio diretto, fatto di parole nette e di immagini costruite su tre colori – bianco, nero e rosso – con un palloncino come simbolo di scelta.
Il progetto vuole arrivare ai ragazzi nei luoghi che frequentano ogni giorno, non a caso Carthusia ha realizzato anche un book trailer per la diffusione online.

L’autrice Beatrice Zerbini racconta l’origine del testo:
“La fortuna e sfortuna di questo tipo di linguaggio sta nel fatto che nasce sempre da un’emozione incontenibile. Sento molto la tematica, quindi è stato semplice stilare il testo”.
E aggiunge: “I ragazzi hanno bisogno di emozionarsi e di condividere. Spesso si sentono alieni, ma quando riescono a dialogare emerge un senso di liberazione dalle solitudini di ciascuno”.

Una risposta a un’emergenza reale

Il libro arriva in un contesto in cui i dati Istat parlano chiaro: il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subìto una forma di violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita.
Un quadro che rende l’iniziativa ancora più urgente.

Il progetto è sostenuto da Ipsen Italia, azienda biofarmaceutica impegnata nell’innovazione e nell’ascolto dei pazienti.
La presidente e AD Patrizia Olivari spiega così l’adesione:
“Da sempre abbiamo sviluppato una grande capacità di ascolto per migliorare la vita dei pazienti. Vogliamo ampliare questo concetto come mission aziendale. Partiamo da questo progetto per avere una società più inclusiva, sostenibile, rispettosa verso tutti”.

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