«Aiutatemi a cercarlo»: l’appello disperato della madre di Michael Frison, scomparso quattro mesi fa in Gallura

  È un grido d’aiuto quello che arriva dai social, lanciato con forza e dolore da una madre che non si arrende. Sono trascorsi quattro mesi dalla scomparsa di Michael Frison, 25 anni, di cui non si hanno più notizie dalla zona di Valdicorru, un’area impervia del territorio di Luras, al confine con Luogosanto, in Gallura. 

  Da allora, la madre non ha mai smesso di cercare il figlio e oggi chiede l’aiuto di tutta la comunità per riportarlo a casa. L’ultima volta che qualcuno ha visto Michael risale a una calda giornata d’estate, in un territorio montuoso e difficile da percorrere, poco distante dalla strada statale 133. Da allora, nessuna traccia di lui. Le ricerche ufficiali, seppur intense, non hanno dato i risultati sperati. Ora, però, la madre ha deciso di appellarsi al potere della solidarietà sui social per sensibilizzare le persone e chiedere il sostegno di chiunque possa contribuire con informazioni o condivisioni. Il messaggio della madre è toccante e accorato. «Aiutatemi a cercarlo», scrive, rivolgendo a tutti l’invito a non dimenticare suo figlio. «Condividete», chiede disperata, affinché la storia di Michael non svanisca nel silenzio. Il suo appello è rivolto non solo a chi vive in Gallura, ma a tutti coloro che possono fare la differenza con un semplice gesto: condividere il messaggio e dare risonanza a una vicenda che non può cadere nell’oblio. Valdicorru è una zona impervia, fatta di sentieri rocciosi e fitta vegetazione, che rende complesso l’intervento delle squadre di ricerca. 

  Nonostante l’impegno dei soccorritori, le speranze di trovare Michael si affievoliscono con il passare del tempo. Ma sua madre, con coraggio e determinazione, continua a credere che qualcuno possa dare una svolta alle ricerche. La comunità di Luras e dei territori vicini si sta mobilitando, e il supporto sui social ha già iniziato a crescere. Le forze dell’ordine e i volontari stanno cercando di riorganizzare le ricerche, ma la madre di Michael insiste sull’importanza della condivisione dell’appello: «Ogni condivisione è un passo in più per riportarlo a casa». Chiunque abbia informazioni, anche apparentemente insignificanti, è invitato a contattare le autorità competenti. La speranza è che, grazie al potere dei social e alla solidarietà della comunità, si possa ritrovare Michael e porre fine a un’angoscia che dura ormai da troppo tempo.

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