Il 20 luglio 1969, la storia ci racconta che gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin, nel corso della missione Apollo 11 della NASA, siano diventati i primi esseri umani a camminare sulla superficie lunare. Tuttavia, a distanza di decenni da quel momento storico, persistono teorie del complotto che dubitano della veridicità di tale impresa.
Sostenitori della teoria del complotto argomentano che le immagini dell'allunaggio sono state girate in uno studio cinematografico, con il pieno supporto e la complicità del governo statunitense. Tuttavia, i dati raccolti dalle missioni Apollo includono un'ampia varietà di fotografie, filmati, registrazioni audio, campioni di rocce e dati scientifici. Manipolare una tale mole di materiali avrebbe richiesto un livello di complessità quasi inimmaginabile.
Il progetto lunare vide l'impiego di oltre 400.000 individui, senza contare gli stessi astronauti. Con un gruppo così vasto, è poco probabile che un segreto di tale portata potesse essere mantenuto nascosto.
Se gli USA avessero effettivamente falsificato l'allunaggio, è probabile che l'URSS, all'epoca acerrima rivale in ambito spaziale, avrebbe esposto la falsificazione. Infatti, avevano sia l'interesse che i mezzi per smascherare un eventuale complotto, ma non lo fecero.
Le rocce lunari riportate dagli astronauti parlano da sole. Diversamente dalle rocce terrestri, sono estremamente aride, non mostrano tracce di acqua e possiedono caratteristiche che le rendono inequivocabilmente extraterrestri.
Retroriflettori laser, posizionati su suolo lunare durante le missioni Apollo, offrono una prova concreta. La precisione millimetrica nella misura della distanza tra la Terra e la Luna conferma la presenza di tali dispositivi sulla Luna.
L'agenzia spaziale giapponese, tramite la sonda Selene, ha rilevato e confermato le immagini delle zone di allunaggio delle missioni Apollo. Analogamente, le sonde indiane Chandrayaan hanno fornito ulteriori conferme.
Pur essendo interessante dibattere e riflettere sull'argomento, l'evidenza accumulata nel corso degli anni suggerisce fortemente che l'allunaggio del 1969 non fu una messa in scena, ma una realizzazione storica dell'ingegno umano.