Nell’ora in cui la politica locale pare prendere sonno sotto il sole di giugno, arriva una scossa che sveglia la Commissione Urbanistica. Il merito della scossa, secondo Forza Italia, va tutto alle consigliere Nina Ansini e Giovanna Caria, che nella giornata del 19 giugno hanno “garantito la funzionalità della Commissione”, assicurando il numero legale e consentendo il voto su una pratica edilizia riguardante un’azienda agricola in località Catalan.
«Ancora una volta con senso di responsabilità e piena consapevolezza del ruolo che la funzione consiliare richiede – scrivono – le nostre consigliere hanno permesso la prosecuzione dei lavori e l’adozione degli atti previsti all’ordine del giorno», dichiarano da Forza Italia, sottolineando come la seduta fosse decisiva per l’autorizzazione di un ampliamento edilizio comprensivo di tettoia, impianto fotovoltaico e cambio di destinazione d’uso.
Il gruppo consiliare azzurro, con in testa Marco Tedde, rivendica una linea precisa: «Il nostro impegno continuerà ad essere orientato al merito delle questioni, senza pregiudizi né posizionamenti predefiniti. Per Forza Italia il buon senso, il rispetto delle istituzioni e la tutela dell’iniziativa privata sono e restano punti fermi. Siamo vicini alle imprese e alle famiglie.»
Fin qui il ringraziamento, l’autocompiacimento e la bandiera alzata. Ma non tarda ad arrivare la replica del presidente della Commissione, Cesare Emiliano Piras, che veste i panni dell’ironia istituzionale: «Leggo con un certo stupore misto a simpatia il comunicato del gruppo consiliare di Forza Italia». Piras non nega l’apporto della vicepresidente Ansini – «che ringrazio» –, ma precisa: «Il numero legale era tenuto tranquillamente dai commissari della maggioranza».
E aggiunge un elemento non da poco: la delibera votata, relativa a un intervento edilizio agricolo che supera i 3.000 metri cubi, era sì importante, ma “pratica ordinaria”, già vista e approvata più volte in commissione e in aula, quasi sempre all’unanimità. Nessun evento epocale, insomma. «Sono però felicitato del fatto che anche l’opposizione voti provvedimenti legati all’edilizia e urbanistica», conclude Piras con una punta d’ottimismo, augurandosi «lo stesso spirito di collaborazione quando arriveranno atti di ben maggiore rilevanza urbanistica».
In sintesi: Forza Italia rivendica il gesto, Piras ne ridimensiona il peso ma non chiude la porta. In un municipio spesso bloccato da veti, differenze e tatticismi, anche una tettoia in campagna diventa occasione per ricordare che il governo della città, in fondo, passa dalle mani di chi si siede – e non diserta – in commissione.