Trasporti marittimi, la Regione assegna i collegamenti con le isole minori. Manca: “Fine dell’incertezza”

Dopo anni di buchi nell’acqua e bandi finiti in niente, la Regione Autonoma della Sardegna riesce finalmente a portare a casa l’aggiudicazione dei collegamenti marittimi con le isole minori. Il risultato non è di quelli che fanno rumore, ma in una terra dove la continuità è spesso solo un’illusione cartacea, conta eccome. La Direzione Generale dei Trasporti ha formalizzato l’affidamento per sei anni dei servizi di trasporto con La Maddalena, San Pietro e Asinara. Una voce ferma, quella dell’assessora Barbara Manca: “Chiudiamo finalmente una lunga fase di incertezza e proroghe continue, assicurando alle comunità delle isole minori un servizio stabile, programmato e duraturo”.

Non è una conquista da poco. Cinque gare deserte tra il 2022 e il 2023 raccontano una verità che non ammette maquillage: collegare le isole non interessa quasi a nessuno, se non a chi le abita. Eppure, tra un rimpallo e un rinvio, la Regione ha riscritto le regole del bando, centrando l’obiettivo. La società Delcomar si occuperà dei collegamenti con La Maddalena e San Pietro, mentre Ensamar garantirà le corse da e per l’Asinara. Una rete che prova a restituire dignità a cittadini troppo spesso trattati come residui geografici.

Le cifre sono quelle di un impegno finalmente serio: quasi 190 milioni di euro per il Lotto 1 e oltre 17 milioni per il Lotto 2. Soldi che valgono quanto un’assicurazione contro l’abbandono. Perché non ci si nutre solo di bellezza, e le cartoline non bastano a far viaggiare persone, veicoli e merci.

Dal 1° luglio, per evitare il vuoto tra la scadenza della proroga tecnica e la firma definitiva dei contratti, scatterà l’esecuzione anticipata d’urgenza. Un atto di buon senso in un Paese dove il buon senso è spesso rimasto in banchina.

“Il risultato ottenuto – ha aggiunto l’assessora – dimostra che è possibile, anche in un contesto complesso, costruire strumenti efficaci capaci di incontrare l’interesse degli operatori e dare finalmente certezze ai territori. Questa non è solo un’aggiudicazione tecnica, ma un passo concreto verso una mobilità più equa per tutti, anche per chi vive nei contesti più periferici della nostra regione”.

Parole che si ascoltano con rispetto, purché siano seguite dai fatti. Perché in Sardegna, quando si parla di trasporti, l’ottimismo va sempre accompagnato da cautela. L’Assessorato ha promesso vigilanza sulla qualità dell’offerta e sulla regolarità delle prestazioni. Una promessa da mantenere, non per fare bella figura, ma per ripagare la fiducia di chi da troppo tempo viaggia nella nebbia dell’incertezza.

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