Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, non ha usato mezzi termini nel commentare la gestione dei trasporti da parte della Giunta Todde. Nonostante l'annunciato successo con l'affidamento delle rotte di continuità territoriale, Truzzu ha puntato il dito contro la mancata attuazione di un provvedimento fondamentale: il progetto per l’istituzione di nuove rotte nazionali e internazionali, che prevedeva 30 milioni di euro di aiuti diretti alle compagnie aeree, firmato dall’ex assessore dei Trasporti Moro nel dicembre 2023.
"Siamo a settembre e nessuna notizia di questo provvedimento, mentre la Sardegna avrebbe bisogno di una programmazione puntuale per garantire il diritto alla mobilità dei suoi cittadini", ha dichiarato Truzzu, sottolineando l'importanza di potenziare i collegamenti aerei anche oltre la stagione turistica estiva. A giugno, l'assessore dei Trasporti Barbara Manca si era dichiarata soddisfatta per il nulla osta della Commissione Europea in merito agli aiuti per il traffico aereo sardo, ma da allora, secondo Truzzu, è calato il silenzio.
Il capogruppo di FdI ha ricordato che persino il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, aveva indicato come fondamentale la strada degli "aiuti diretti" per i vettori, una strategia che altre regioni italiane come Friuli Venezia Giulia e Calabria stanno già attuando.
Tuttavia, la Giunta Todde sembra aver ignorato tale opportunità, concentrandosi invece su una "scopiazzatura" del vecchio bando per la continuità territoriale, senza però risolvere i problemi legati ai collegamenti con Alghero, ancora scoperti.
Infine, Truzzu ha lanciato un'ulteriore proposta: disapplicare l’addizionale comunale sul diritto d’imbarco dei passeggeri, come suggerito dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che permetterebbe alle compagnie aeree di investire maggiormente negli aeroporti sardi, migliorando l'offerta e i collegamenti. "Mentre altre regioni si muovono, la Sardegna resta al palo", ha concluso il leader di FdI, ribadendo l'urgenza di un intervento deciso per garantire i diritti dei sardi e sostenere il turismo e l’economia dell’isola.