Un controllo mirato, eseguito nell’ambito delle attività di vigilanza sul rispetto delle norme a tutela del lavoro, ha portato alla sospensione di un’attività di caffetteria a Palau. L’ispezione è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Sassari, che hanno riscontrato una serie di irregolarità considerate rilevanti sotto il profilo giuslavoristico e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Al momento dell’accesso ispettivo, sui tre lavoratori presenti uno è risultato privo di regolare contratto di lavoro. La presenza di un lavoratore “in nero” ha determinato l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, come previsto dalla normativa vigente.
Nel corso degli accertamenti è emersa anche l’installazione, nei locali dell’esercizio, di un impianto di videosorveglianza non autorizzato, ritenuto idoneo al controllo a distanza dei lavoratori, in violazione delle disposizioni previste dallo Statuto dei lavoratori. A ciò si è aggiunta una grave inosservanza in materia di salute e sicurezza: la mancata valutazione dei rischi e l’assenza del Documento di valutazione dei rischi (DVR), obbligatorio per legge. Questa ulteriore irregolarità ha comportato un secondo provvedimento di sospensione dell’attività.
Il datore di lavoro è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania. Nei suoi confronti sono state impartite specifiche prescrizioni finalizzate alla regolarizzazione della posizione del lavoratore e alla rimozione delle non conformità riscontrate sul piano della sicurezza. Contestualmente sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un importo complessivo superiore a 11.500 euro.
L’intervento si inserisce in una più ampia azione di contrasto al lavoro sommerso e di tutela dei diritti dei lavoratori, svolta dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro attraverso i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, in sinergia con gli Ispettorati Territoriali del Lavoro e con l’Arma territoriale.
Come precisato nella nota autorizzata alla diffusione con decreto motivato n. 59 del Registro 2025 del 15 dicembre 2025, i fatti descritti si riferiscono alla fase delle indagini preliminari. La responsabilità delle persone coinvolte potrà essere definitivamente accertata solo all’esito del giudizio di merito ed, eventualmente, del Giudice del Riesame. La comunicazione è stata autorizzata dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso.