Città Metropolitana, il confronto si irrigidisce: Forza Italia insiste, Marinaro replica sul metodo

Dopo i comunicati dei giorni scorsi, il confronto politico sul ruolo di Alghero all’interno della Città Metropolitana di Sassari conosce un nuovo passaggio. Ancora una volta il punto di frizione resta l’incontro del 15 dicembre tra i sindaci e la presidente della Regione Alessandra Todde.

Il gruppo consiliare di Forza Italia torna all’attacco con una nota nella quale contesta apertamente le spiegazioni fornite dal vicesindaco. Secondo gli azzurri, Marinaro avrebbe “cercato di giustificare il suo silenzio davanti alla presidente della Regione” e il mancato esercizio del ruolo istituzionale “a tutela delle esigenze della città in una occasione di confronto di straordinaria importanza”.

Nel comunicato si afferma che le stesse giustificazioni addotte finirebbero per aggravare il quadro politico. Forza Italia sostiene infatti che, nel tentativo di difendersi, Marinaro avrebbe “confessato di non essere intervenuto nell’incontro con la presidente Todde, contrariamente ai sindaci presenti”, rinunciando così a rappresentare formalmente le istanze di Alghero e del suo territorio in una sede ritenuta decisiva.

Da qui l’accusa di un doppio registro: da un lato il silenzio istituzionale, dall’altro quella che viene definita “la solita propaganda”, con il riferimento a opere e progetti finanziati da amministrazioni precedenti, utilizzati – secondo Forza Italia – per accreditarsi risultati che non apparterrebbero all’attuale giunta. Nel mirino finisce anche il richiamo del vicesindaco al ruolo dell’opposizione: la consigliera Ansini, si legge nella nota, “è consigliera comunale di opposizione e non può sostituirsi all’Amministrazione nel formulare proposte ufficiali alla Presidente della Regione per conto del Comune”. Le proposte, ribadiscono gli azzurri, competono alla giunta, mentre all’opposizione spetta il controllo e la controproposta in Consiglio comunale.

Il comunicato si chiude con una riflessione sul piano istituzionale: “La collaborazione istituzionale non si proclama, si pratica con trasparenza, condivisione e rispetto dei ruoli”. In mancanza di questi presupposti, ogni riferimento a interlocuzioni “continue e proficue” viene giudicato privo di riscontri concreti. La presa di posizione è firmata dai consiglieri Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini.

Alla nota di Forza Italia segue, a stretto giro, la replica del vicesindaco Francesco Marinaro. L’apertura è affidata a una citazione latina, “Errare humanum est, perseverare diabolicum”, che introduce un tono polemico ma anche rivendicativo. Marinaro accusa i forzisti algheresi di “continuare ad alimentare una narrazione fantasiosa di quanto accaduto” nel corso della riunione della Città Metropolitana, svoltasi a Palazzo Sciuti alla presenza della presidente Todde.

Secondo il vicesindaco, alla base delle critiche vi sarebbe l’assenza di argomentazioni sostanziali e di controproposte concrete rispetto a quello che definisce “l’imponente lavoro e l’interazione che la giunta municipale algherese condivide costantemente con quella regionale”. Un lavoro che, a suo dire, starebbe finalmente trovando un supporto determinato dopo “lunghi anni di svilente disinteresse”, con risultati su dossier come porto, aeroporto, politiche abitative, mobilità, viabilità e sanità.

Marinaro affronta poi direttamente il nodo sollevato dall’opposizione, dichiarando apertamente di non comprendere “l’assordante silenzio” della consigliera Ansini nel corso della riunione e di non saper valutare tale atteggiamento – suo e del gruppo di Forza Italia – se non come un “vuoto pneumatico” di idee o come una manifestazione tacita di assenso alla politica portata avanti dall’amministrazione guidata dal sindaco Cacciotto.

Il nuovo botta e risposta non aggiunge elementi sostanzialmente nuovi sul merito delle questioni, ma irrigidisce ulteriormente le posizioni. Da un lato Forza Italia insiste sul valore simbolico e politico di una presa di parola mancata in una sede ritenuta strategica; dall’altro il vicesindaco rivendica un metodo fatto di interlocuzioni già avviate e di lavoro continuo, giudicando superflua la riproposizione pubblica di temi già trattati altrove.

Resta sullo sfondo una domanda che va oltre la contingenza polemica: quale debba essere, e come debba manifestarsi, la rappresentanza politica di Alghero nel nuovo assetto metropolitano. Non tanto se parlare o tacere, quanto quando, dove e con quali strumenti far pesare le proprie istanze. È su questo terreno, più che sullo scambio di accuse, che il confronto sembra destinato a misurarsi.

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