Il Comitato “Amici di Talmone” ha presentato ieri un progetto per la riqualificazione e la salvaguardia della duna fossile di Cala di Trana, finita recentemente al centro delle cronache per episodi di vandalismo e degrado documentati con foto e video dall’associazione ambientalista di Palau.
«Invertire la tendenza è possibile – affermano dal Comitato –. L’incuria e il degrado che hanno suscitato tanta indignazione sui social e sulla stampa possono essere arrestati con pochi e semplici interventi a basso impatto ambientale e con costi relativamente contenuti».
L’obiettivo è passare dall’indignazione alla proposta, con interventi concreti per consolidare le dune esistenti e favorire la rinascita di quelle embrionali, fondamentali per l’equilibrio ecologico della costa. Il dossier è stato consegnato agli uffici tecnici del Comune di Palau e agli enti regionali competenti per valutarne la fattibilità tecnica ed economica.
«Il progetto ha una finalità semplice: riqualificare il litorale. Con pochi interventi si può consolidare le dune compromesse dal forte impatto antropico, migliorare altri habitat e piantare nuove specie vegetali autoctone», sottolineano gli Amici di Talmone.
L’intervento punta al recupero del sistema morfologico e sedimentologico originario, compromesso dal calpestio e dal prelievo di arenaria denunciato nei giorni scorsi. Lo scopo è ottenere una maggiore stabilità dell’arco sabbioso e una migliore difesa dall’erosione marina e dalle inondazioni costiere.
Le opere previste consistono in interventi di ingegneria naturalistica e nella piantumazione di specie autoctone, utilizzando manufatti leggeri in materiale biodegradabile. Con costi contenuti, sarà così possibile rafforzare la stabilità del litorale a medio-lungo termine.
«Con questo progetto – si legge nella nota – intendiamo proporre una gestione razionale ed ecocompatibile del patrimonio dunale, offrendo al tempo stesso il nostro contributo diretto sul territorio». Il Comitato si è detto disponibile non solo a collaborare nella fase progettuale, ma anche a garantire un monitoraggio costante delle dune e a promuovere attività di sensibilizzazione tra i visitatori.
«La stabilizzazione della duna fossile e il consolidamento del sistema dunale, attraverso vegetazione e strutture artificiali che lavorano insieme per creare una duna più stabile e resiliente, richiedono interventi mirati. La manutenzione e valorizzazione dell’ecosistema di Cala di Trana – conclude la nota – sono fondamentali per l’intera area costiera e marina di Palau, che oltre alla funzione ecologica riveste un notevole valore turistico ed economico».