Un nuovo caso di positività alla febbre del Nilo è stato registrato dal Dipartimento di Sanità e Prevenzione della Asl di Oristano. Si tratta di un paziente ultrasettantenne di Paulilatino, ricoverato all’ospedale Businco di Cagliari.
Salgono così a 31 i casi umani di West Nile virus accertati nel 2025 in provincia di Oristano, con due decessi. Accertati anche 24 casi animali: 15 che hanno riguardato volatili e nove insetti. È già stata avviata l’indagine epidemiologica e la circoscrizione dell’area di residenza del soggetto contagiato per consentire la disinfestazione entro i 200 metri dall’abitazione.
Nella mattinata si è svolto un tavolo tecnico intersettoriale sulle malattie trasmesse da vettori, richiesto dal commissario straordinario della Asl 5, Federico Argiolas, e coordinato dalla Direzione generale dell’assessorato regionale alla Sanità. In quella sede è stata ricordata «la massiccia campagna informativa messa in campo in questi mesi per informare i cittadini sui comportamenti corretti per prevenire le punture di zanzare potenzialmente infette, con anche una nuova locandina bilingue, in italiano e inglese, distribuita a tutti e 88 i Comuni della provincia».
Asl e Provincia hanno concordato sulla necessità di un maggiore impegno dei privati, in particolare delle aziende agricole e zootecniche, nell’effettuare interventi antilarvali all’interno delle proprie aree. La Provincia di Oristano, che ha pubblicato un bando per l’assunzione di dieci nuovi disinfestatori, ha ribadito l’urgenza di maggiori fondi regionali per interventi ancora più diffusi in tutto il territorio oristanese.
Da gennaio sono stati effettuati 26.899 trattamenti antilarvali: 16mila solo nel territorio della Planargia, 5.235 nelle vie di Oristano e 874 nelle periferie della città, oltre a 921 in paludi e canali.