Un condominio affacciato su una delle spiagge più rinomate della Costa Smeralda trasformato in residence turistico. Stanze accatastate come magazzini e “vuoti sanitari” affittate come camere, spazi sovraffollati, locali senza luce naturale e scarsamente areati.
La scoperta è della Guardia di Finanza di Olbia, guidata dal colonnello Marco Sebastiani e coordinata dalla Procura di Tempio Pausania, procuratore Gregorio Capasso. Le indagini hanno portato alla luce abusi edilizi, violazioni urbanistiche e una maxi evasione fiscale: dal 2018 al 2024 sarebbero stati incassati 12,5 milioni di euro “in nero”, con un’evasione d’imposta stimata in circa 4 milioni.
Secondo le Fiamme Gialle, «il condominio rappresentava una sorta di schermo, dietro il quale veniva occultata una forma di associazionismo commerciale finalizzato alle locazioni turistiche». In pratica, un residence con tanto di direttore, reception, personale addetto, pulizie e lavanderia centralizzate.
I reati tributari sono stati contestati all’amministratore del condominio e restano al vaglio della magistratura. Intanto resta l’immagine di Porto Cervo: lusso in facciata, evasione e vani abusivi nel retro.