Il fantacalcio è il gioco più serio del mondo dopo il calcio. Ogni anno migliaia di appassionati si arrovellano per schierare la formazione migliore, tra intuizioni, statistiche e scaramanzie.
Qualche giorno fa un fantallenatore mi ha chiesto: chi metto tra Piccoli, nuovo acquisto della Fiorentina, e Simeone, appena arrivato al Torino?
Scomponiamo i due. Piccoli è una prima punta vecchio stampo: si pianta in area, fa a sportellate, si prende falli e fa salire la squadra. Un lavoratore oscuro, che spesso porta a casa la sufficienza. Simeone è l’opposto: più rapido, velenoso, uno che può segnare in qualsiasi momento. Anche entrando negli ultimi venti minuti ha regalato punti pesanti.
Nel fantacalcio i voti contano, ma a fare la differenza sono i bonus. Il +3 del gol pesa più di qualsiasi pagella onesta. E Simeone ha più propensione al gol, meno rischio di falli inutili e cartellini gialli. Piccoli dà sostanza, ma rischia il malus.
La scelta è semplice: Simeone tutta la vita. E ricordatevi una regola d’oro: memorizzate i rigoristi. Sono loro che spostano i campionati, più dei centravanti muscolari che lottano a vuoto.